Lega su A2A: “dividere energia e ambiente”

Rolfi: "Lasciamo a Milano il business energetico, mentre a Brescia gestiamo teleriscaldamento e reti". Mozione in consiglio comunale.

(d.s.) Dividere il businness energetico di A2A da quello ambientale, del teleriscaldamento e delle reti, in modo da restituire ai bresciani un’azienda che possa tornare ad essere importante per il territorio. E’ questo l’indirizzo che la Lega Nord di Brescia, tramite una mozione in consiglio comunale, spera di riuscire a fare arrivare a coloro che, nelle prossime settimane, entreranno a far parte del nuovo assetto dirigenziale della società nata, nel 2008, dal legame tra le due ex municipalizzate Aem Milano e Asm Brescia.
I 30 milioni di euro in meno che ci siamo trovati a bilancio, a causa dei mancati dividendi generati dalla società Edison, legata in partenza ad Aem, è significativa di come le sorti di A2A siano legate alle nostre. Per questo riteniamo che accanto alla vocazione nazionale-internazionale dell’azienda nel suo complesso, sia necessario valorizzare anche l’aspetto locale, quello che è sempre stato fondamentale per il nostro territorio”, ha spiegato il vicesindaco di Brescia Fabio Rolfi, accompagnato dai consiglieri comunali Nicola Gallizioli, Pierraul Francesconi e Giorgio Taglietti.
“Per far questo”, ha proseguito Rolfi, “con questa mozione proponiamo di dividere le due vocazioni dell’azienda, quella internazionale legata all’energia elettrica e quella più prettamente ambientale tradizionalmente più vicina a Brescia, mediante uno spin-off che porti alla nascita di una subholding bresciana”. “Le competenze operative, funzionali e direzionali resterebbero a Milano per quanto riguarda le politiche generali dell’azienda, ma Brescia potrebbe tornare a gestire tutta quella parte di competenze che tradizionalmente sono nate qui”, ha concluso il vicesindaco ribadendo la necessità del recupero di un rapporto economicamente basilare tra la città e l’azienda.

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