Guardia giurata, Pm: “Non fu legittima difesa”

Mauro Pelella, il vigilante che nell'aprile scorso uccise due rapinatori a Quinzano, deve rispondere di omicidio volontario. "Reazione sproporzionata all'evento".

(red.) Non fu legittima difesa. Mauro Pelella, la guardia giurata che lo scorso 4 aprile sparò ad un gruppo di rapinatori in fuga dalla Cassa artigiana e rurale di Quinzano (Brescia), uccidendo Otello Astolfi, 62enne di Rovigo, e Ivan Alpigiano, 38enne di Caselle Torinese, dovrà comparire a processo il prossimo 16 marzo per rispondere di duplice omicidio volontario.
Per il sostituto procuratore Claudio Pinto i risultati della consulenza balistica hanno evidenziato che il vigilante, originario di Napoli, ma da anni residente nel Bresciano, ha sparato ben 15 colpi, sei dei quali in direzione di due malviventi. Troppi, a giudizio del pm, per avvalorare la tesi, sempre sostenuta da Pelella, della legittima difesa.
Secondo l’accusa c’è evidente sproporzione tra l’azione dei rapinatori e la reazione della guardia giurata che non era in pericolo di vita, tanto più che i banditi pensavano solo al modo più rapido per fuggire e anche il bottino (10.300 euro) giustificava l’uccisione di due persone.
Secondo la ricostruzione balistica affidata ai consulenti, il vigilante ha fatto fuoco in direzione dei banditi: un colpo ha trapassato il sedile del guidatore e ucciso sul colpo l’uomo al volante, un secondo ha stroncato l’altra persona che si trovava sul sedile anteriore. Altri quattro colpi hanno raggiunto invece la carrozzeria della Fiat Bravo utilizzata dai banditi durante il colpo.
Il difensore di Mauro Pelella, l’avvocato Patrizia Scalvi, ha tempo 15 giorni di tempo per chiedere il rito abbreviato (che comporta lo sconto di un terzo della pena).
Rito abbreviato invece per uno dei due rapinatori che si salvarono nella sparatoria: si tratta di Dario Delle Grottaglie, 30 anni, pregiudicato, complice delle due vittime,  che comparirà in giudizio il prossimo 17 febbraio.
Un altro rapinatore invece non è ai stato identificato, riuscendo a fuggire tra i campi. La procura sta ancora indagando per riuscire a trovarlo e inchiodarlo alle sue responsabilità.

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