Una catena umana per chiudere Green Hill

Domenica a partire dalle 15 gli attivisti hanno organizzato una protesta intorno alla collina su cui sorge l'allevamento. E gli iter legislativi? "Attendiamo i passaggi definitivi".

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    (red.) Green Hill deve chiudere e la protesta non si ferma. Tanto che domenica a partire dalle 15 gli attivisti hanno organizzato una protesta che, simbolicamente, metterà una catena intorno allo stabilimento di beagle di Montichiari. Una catena umana, però, che abbraccerà nelle intenzioni tutta la collina di San Zeno, su cui è collocato l’allevamento.
    Il ritrovo è previsto a partire dalle 14, nella zona artigianale di Montichiari. La battaglia non si ferma quindi, anche se il 7 febbraio è stata ufficializzata la presentazione di una nuova legge regionale che vieta sul territorio lombardo l’allevamento di cani, gatti e primati a scopo di vivisezione che in molti hanno ribattezzato “chiudi Green Hill”, mentre  sul versante internazionale ci sono così gli emendamenti alla Direttiva Europea, passati alla camera del Parlamento.
    “Prima di cantare vittoria”, precisano gli attivisti, “tutto il movimento che si è creato per la chiusura di questo lager dovrà attendere i passaggi definitivi dell’una o dell’altra legge, perché come si sa di modifiche possono esserne apportate fino all’ultimo momento”.

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