Condannato il bandito scampato alla sparatoria

Quattro anni e sei mesi a Dario Delle Grottaglie, uno dei componenti la banda della rapina a Quinzano d'Oglio in cui due malviventi vennero uccisi da un vigilante.

(red.) Condanna a quattro anni e sei mesi per Dario Delle Grottaglie, il bandito scampato alla sparatoria a Quinzano d’Oglio nell’aprile dello scorso anno.
Episodio nel quale persero la vita i suoi complici Otello Astolfi, 62 anni, originario di Rovigo e residente a Ravenna e Ivan Alpignano, 38 anni, di Caselle Torinese, uccisi a colpi di arma da fuoco da un vigilante, Mauro Pellela.
Il 31enne brindisino, ma residente a Cirié (Torino), è stato condannato venerdì al termine del processo con rito abbreviato.
Dario Delle Grottaglie, insieme con gli altri componenti della banda (tra cui una quarta persona riuscita a fuggire e non ancora identificata), si rese protagonista di un blitz alla Cassa rurale e artigiana di Borgo San Giacomo. Era il 4 aprile 2011. Il colpo frutto ai malviventi 10.300 euro, ma quando uscirono dalla filiale i quattro rapinatori si trovarono faccia  afaccia con un vigilante della Fidelitas che aveva assistito alla scena e che sparò diversi colpi di pistola all’indirizzo dei banditi.
Due persone, Astolfi e Alpignano, rimasero colpiti a morte dalla Beretta di Mauro Pelella, 34 anni, guardia giurata, mentre Delle Grottaglie riuscì a darsi alla fuga, prima rifugiandosi in un negozio del paese quindi fuggendo in sella ad una bici. Lo rintracciarono dopo poche ore i carabinieri di Verolanuova che lo arrestarono.
I legali del 38enne (che risulta pregiudicato per analoghi reati) avevano chiesto i domiciliari per il loro assistito che, mentre era in carcere, è diventato padre. Una situazione  analoga a quella del vigilante che, proprio dopo poche ore dalla sparatoria, è diventato papà di una bimba. Pelella dovrà comparire a processo il prossimo 16 marzo per rispondere di duplice omicidio volontario.

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