Scuole dell’Infanzia, tornano in aula 4mila bambini bresciani

A partire dall’anno educativo 2024-2025 i servizi per l’Infanzia 0-6 anni del Comune di Brescia aderiranno al progetto "Stem in genere", con l'obbiettivo di avvicinare i più piccoli al mondo della scienza e della matematica.

Brescia. Tornano a scuola questo giovedì 5 settembre i 4mila bambini bresciani iscritti alle scuole dell’infanzia cittadine.
E’ tempo di tornare a scuola per quasi 4mila bambini della città. Sono gli alunni delle scuole dell’infanzia, che ricominceranno l’attività a partire da giovedì 5 settembre. Le novità dell’anno scolastico 2024/2025 ed i dati sulla frequenza sono stati presentati a Palazzo Loggia nella giornata di mercoledì.

L’andamento delle iscrizioni alla scuola dell’infanzia in città negli ultimi cinque anni fa registrare una sostanziale stabilità, se analizzato in numeri assoluti. Risulta invece in calo il numero delle sezioni, a testimonianza del fatto che alcune di queste, negli ultimi anni, sono state autorizzate con un numero di bambini piuttosto basso, non sostenibile nel tempo.
La distribuzione è diversa da zona a zona: calano gli iscritti soprattutto nel centro storico e a nord, mentre crescono nella zona sud della città, area che nell’immediato futuro sarà interessata da importanti insediamenti abitativi, oltre che dalla realizzazione di un nuovo polo scolastico 2-14 anni, denominato “La scuola del futuro” e finanziato dall’Unione Europea.

bambini infanzia

Dei 490 bambini e bambine che non risultano iscritti ad una scuola dell’infanzia statale, paritaria comunale e convenzionata, almeno 150 è presumibile che frequentino una scuola totalmente privata (circa 6 sezioni): la percentuale di frequenza sale quindi dall’89% al 92%.
Brescia si colloca quindi leggermente al di sopra della media nazionale che è pari al 91% (Rapporto Openpolis), in calo rispetto al 2022, quando era del 92,7 e al 2012 quando raggiungeva addirittura il 95%. L’Unione Europea ha posto come obiettivo il 90%, anche se l’orientamento odierno è quello di tendere all’universalizzazione del servizio.

mensa bambini

Le scuole dell’Infanzia comunali e la sezione Primavera “Tadini” inizieranno l’attività scolastica giovedì 5 settembre 2024 e termineranno venerdì 27 giugno 2025. Nelle giornate del 5 e 6 settembre l’orario di apertura sarà dalle 8 alle 14, con servizio mensa. I servizi di tempo anticipato (dalle 7.30 alle 8) e prolungato (dalle 16 alle 17.30-18), laddove previsti saranno garantiti da lunedì 9 settembre 2024. I bambini e le bambine neoiscritti inizieranno la frequenza in base al proprio calendario d’inserimento, concordato con l’istituto.
Nel corso dell’anno scolastico, oltre alle giornate di sabato e domenica, saranno osservate le seguenti chiusure per le festività nazionali, fissate dalla normativa statale:

1° novembre – festa di tutti i Santi;
8 dicembre – Immacolata Concezione;
25 dicembre – Natale;
26 dicembre – Santo Stefano;
1° gennaio – Capodanno;
6 gennaio – Epifania;
21 aprile – lunedì dell’Angelo;
25 aprile – anniversario della Liberazione;
1° maggio – festa del Lavoro;
2 giugno – festa nazionale della Repubblica;
festa del Santo Patrono, secondo la normativa vigente.

Sono inoltre previste le seguenti ulteriori sospensioni:

vacanze natalizie: dal 23 al 31 dicembre 2024, dal 2 al 5 gennaio 2025
vacanze di carnevale: 3 e 4 marzo 2025
vacanze pasquali: dal 17 al 22 aprile 2025
2 maggio 2025 (ponte).

Stem infanzia

A partire dall’anno educativo 2024-2025 i servizi per l’Infanzia 0-6 anni del Comune di Brescia aderiranno al progetto “Stem in genere”, ideato e promosso dall’Università degli Studi di Brescia nel 2022 in linea con gli obiettivi del Gender Equality Plan 2022-2024 e con il supporto di LOG- Laboratorio Osservatorio Studi di Genere.
L’acronimo Stem (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), o meglio Steam (dove A indica arte), identifica un gruppo di discipline scientifiche ritenute necessarie all’innovazione e alla prosperità del paese, considerate importanti nello sviluppo della personalità fin dalla prima infanzia.

Il progetto “Stem in genere” intende, quindi, promuovere la diffusione di metodologie didattiche innovative basate sulla risoluzione di problemi reali e sull’innata curiosità e desiderio di apprendere dei bambini e delle bambine per lo sviluppo di competenze matematico-scientifico-tecnologiche e un approccio critico e riflessivo ai problemi del mondo.
Inoltre, vuole sensibilizzare ed educare il mondo adulto e le bambine e i bambini al superamento degli stereotipi di genere e delle discriminazioni, che sono ancora motivo di una scarsa propensione a sostenere le bambine nella scelta di percorsi di studi di tipo scientifico.
Infine, si propone di monitorare l’impatto dell’adozione di un approccio alle discipline scientifiche fin dalla primissima infanzia, grazie a una valutazione longitudinale.

Stem infanzia

Il settore 0-6 accoglie le recenti Linee guida emanate dal Ministero e aderisce al progetto dell’Università degli Studi di Brescia “Stem in genere” ritenendolo un approccio in linea con le caratteristiche del processo di apprendimento dei bambini e delle bambine, che si avvicinano alla realtà con un atteggiamento di naturale ricerca, esplorazione e curiosità. A questa età, infatti, le bambine e i bambini cercano di scoprire il mondo attraverso l’esperienza senso – percettiva e pongono molte domande di carattere scientifico e filosofico (i famosi “perché”) che li aiutano a decodificare la realtà che li circonda.

Verranno attuate proposte formative aperte a tutti i servizi del sistema integrato 0-6 anni dell’Ambito 1 Brescia-Collebeato: percorsi per educatori e docenti finalizzati, da un lato, alla promozione della parità di genere e superamento degli stereotipi e, dall’altro, alla costruzione di strumenti di tipo metodologico e didattico per sostenere i processi esplorativi dei bambini e delle bambine; azioni specifiche per i servizi comunali, coinvolti nella sperimentazione (nido Abbraccio, scuole dell’Infanzia Abba e Pasquali e Tempo per le Famiglie Coccinella); attività laboratoriali per i bambini e le bambine; incontri di laboratorio per le famiglie.
«La scelta dei servizi coinvolti – viene spiegato – dovrebbe favorire la continuità di approccio tra il nido e la scuola dell’infanzia e tra servizi e famiglie».

 

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