Brescia, Unione Popolare: “Azione di Calenda copre i nostri manifesti elettorali”

La denuncia: «Occupati abusivamente gli spazi a noi assegnati con determinazione dirigenziale del Comune» in diverse postazioni in città. «Serio danno d'immagine alla propaganda elettorale della lista».

Brescia. E’ polemica a Brescia per i cartelloni elettorali apposti in città per pubblicizzare le liste e i candidati alle prossime politiche del 25 settembre.
Unione Popolare di Brescia, in una nota, denuncia «le affissioni abusive in corso in questi giorni da parte della lista elettorale Calenda/Azione-Italia Viva che ha coperto i nostri manifesti elettorali con i loro, occupando abusivamente gli spazi a noi assegnati con il numero 22 per la propaganda del Senato, con determinazione dirigenziale n. 2136-02/09/2022, come da deliberazione della Giunta Comunale del 24 agosto 2022».

In diverse postazioni, come denunciato da Unione Popolare (in via Turati e in via Vittorio Emanuele) «quest’azione illegale ha creato un serio danno d’immagine alla propaganda elettorale della lista di Unione Popolare e delle sue e dei suoi candidati, avendo esaurito tutti i manifesti elettorali da affiggere».

manifesti calenda coprono Unione Popolare

Errore o dolo? Per Unione Popolare «Se ti trovi uno spazio coperto da altri manifesti ti puoi quantomeno chiedere se quelli che stai coprendo sono abusivi o se sei tu che stai sbagliando? Niente di tutto ciò è avvenuto, anche perché l’idea di essere accecati da un simbolo di sinistra ha trasformato questi paladini del capitalismo nazionale, in attacchini da “Azione illegale”. Abbiamo chiesto, pertanto, alla Polizia locale un intervento urgente per verificare quanto da noi descritto, al fine di poter procedere secondo i termini previsti dalla legge elettorale».

«Purtroppo- continua la nota- come abbiamo più volte sottolineato e denunciato, la campagna elettorale di Unione Popolare è stata tutta in salita sin dalle primissime battute, nonostante la legge elettorale prevedesse precise norme di rispetto di un libero e civile confronto elettorale. Infatti, sin dall’inizio del mese di agosto le difficoltà da noi incontrate per raccogliere le firme di presentazione della lista, si sono manifestate con il persistente ostruzionismo dei comuni a facilitare le modalità di raccolta negli uffici, ridotte agli ultimissimi giorni in contrasto con quanto deliberato dalla Prefettura di Brescia».

«Queste difficoltà si sono, poi, ulteriormente appesantite perché gli elenchi dei partiti ammessi alla competizione elettorale, sono pervenuti ai comuni con una decina di giorni di ritardo, riducendo così a 20 giorni, anziché 30 l’utilizzo degli spazi per banchetti, comizi e le affissioni dei manifesti sui tabelloni elettorali».
La nota di Unione Popolare conclude invitando «tutte le forze politiche e le Istituzioni perché si impegnino affinché la democrazia e il civile confronto elettorale non possano ridursi a ostruzionismi ed espedienti per limitare gli spazi di libertà che la nostra Costituzione ancora ci garantisce».

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