Presidenza Arpa, gli ambientalisti ancora contro Lucia Lo Palo

Le vengono contestati "rapporti lavorativi con il signor Sergio Cova, suo ex socio nella Green Phoenix S.r.l, successivamente indagato per traffico illecito di rifiuti".

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Brescia. “Abbiamo appreso, con costernazione, dalla stampa  della vicenda riguardante la nuova presidente di Arpa, signora Lucia Lo Palo”, scrivono in una nota congiunta una serie di associazioni ambientaliste bresciane e lombarde, tornando sulla già contestata nomina. “La questione appare di una gravità tale che stupisce che non compaia su testate nazionali”.
“Grave è il fatto che la signora, (o dottoressa? non è dato di sapere se in possesso di laurea) ‘abbia intrattenuto rapporti lavorativi con il signor Sergio Cova, suo ex socio nella Green Phoenix S.r.l, successivamente indagato per traffico illecito di rifiuti’. Che oggi, la signora Lo Palo, ricopra un incarico così delicato, come quello appunto, della presidenza di Arpa, dove sono fondamentali esperienza, competenza, ma, non meno, trasparenza ed integrità morale, che di certo non sono compatibili con situazioni che possono costituire chiaro conflitto di interesse come quello esposto dalla stampa”. Il comunicato è firmato da Ambiente futuro Lombardia, La Collina dei Castagni, Comitato La Roccia, Comitato ambiente città di Brescia, Cittadini sotto Inceneritore, Visano respira, Sos Terra Montichiari, Comitato salute e ambiente Calvisano, Comitato cittadini Quinzano, Comitato cittadini Calvagese della Riviera, Comitato cittadini Calcinato, Comitato cittadini Legnano, Comitato cittadini Opera, Laboratorio Ambiente, Eco Rete – Rete Ecologica Lombardia.
“Riteniamo grave che non siano state condotte le opportune verifiche, nel selezionare i candidati e che tali notizie giungano solamente a pochi giorni dalla elezione”, proseguono gli ambientalisti. “Riteniamo altresì grave che il comitato di valutazione non abbia effettuato tutte le opportune verifiche (come per esempio, in primis, la presenza di conflitto di interesse), prima della scelta, con evidente fretta di decidere, della giunta, alla data dell’8 agosto scorso”.
I firmatari ricordano nella nota che Arpa è l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente “ed è un ente della pubblica amministrazione operante in ogni regione d’Italia, pertanto deve essere garanzia di trasparenza e credibilità affinché i cittadini possano continuare ad esprimere la loro fiducia e l’ambiente possa essere effettivamente tutelato”.
“Ci aspettiamo una forte presa di posizione da parte della giunta lombarda in primis”, proseguono gli ambientalisti, “ma anche da parte di tutto quel settore politico che vanta di occuparsi di ambiente anche al di fuori delle campagne elettorali. Noi ambientalisti, certamente frammentati in moltissime realtà locali, quale risposta alla moltitudine di problematiche presenti sul territorio lombardo, ci stiamo adoperando per fare fronte comune e diventare una vera voce unica a difesa dei territori“.
“Deve essere chiaro che dopo aver espresso il nostro rammarico per il modus operandi da parte di Regione Lombardia, stipulando un bando quasi inutile, visto che davano ‘candidata in pectore’ la signora Lo Palo ancor prima della chiusura del bando, alla luce di quanto appreso in questi giorni la vicenda prende forma di una gravità inaudita, conclude la nota, augurandosi “che la magistratura possa effettivamente intervenire nella vicenda al fine di fare chiarezza ad ampio raggio su tutti i fronti. Da ultimo vogliamo ribadire la nostra stima ed il nostro ringraziamento al dott. Stefano Cecchin per aver saputo interpretare il ruolo di presidente Arpa in modo eccelso e collaborativo”.

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