Dengue, profilassi anti zanzare sul Basso Garda a Manerba e Padenghe

Un caso accertato e un altro ancora da confermare hanno consigliato di attuare le misure di prevenzione. E' consigliato utilizzare i tradizionali repellenti contro gli insetti portatori del virus.

Manerba. Dopo quello di qualche giorno fa a Nave, un altro caso di febbre dengue riscontrato da Ats Brescia su una signora del paese di ritorno da un viaggio all’estero ha costretto ad avviare la profilassi nella località del basso Garda.
Il comune di Manerba ha ‘bonificato’ dalle zanzare, portatrici del virus che provoca alta febbre e mal di testa, le vie Prezzolaro, Panoramica e San Francesco, ordinando anche alla cittadinanza di mettere in atto tutte le misure di prevenzione contro il ristagno delle acque e contro le punture delle zanzare.
Anche nella non lontana Padenghe, sempre sul Basso Garda, potrebbe aver soggiornato per qualche giorno una persona che potrebbe esser stata colpita dal virus – il condizionale è d’obbligo non essendoci certezza – quindi gli interventi preventivi di disinfestazione sono stati effettuati in via dei Ronchi e via Calvino.
Si tratta di notizie sgradite, in piena stagione turistica, ma per tutti è consigliato utilizzare gli insetticidi, i tradizionali repellenti anti zanzare (emanatori e spirali fumogene) e coprirsi il più possibile, magari con zanzariere, per evitare le punture.
Il virus non si trasmette attraverso l’uomo, ma solo con la puntura delle zanzare: circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni e in questo periodo l’insetto può prelevarlo e trasferirlo ad altri.
Il decorso normale della malattia causa dolore di testa e nausea accompagnati da febbre anche forte e da dolori attorno agli occhi, muscolari e alle articolazioni. Nei casi più gravi il virus può provocare febbre con emorragie in diverse parti del corpo, causando collassi e, in casi rari, il decesso.

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