Brescia, i “Cantores Silentii” nello “Zabaione musicale” di Adriano Banchieri

Domenica 22 ottobre riprende la Rassegna concertistica «Antiche Risonanze» con il gruppo Vocale diretto da Ruggero Del Silenzio, si cimenta con il repertorio del Monaco benedettino olivetano vissuto nel XVI secolo.

Brescia. Domenica 22 ottobre, nell’anno di Bergamo e Brescia Capitale della Cultura italiana, riprende la Rassegna concertistica «Antiche Risonanze» del Gruppo Vocale “Cantores Silentii”, diretto da Ruggero Del Silenzio, giunta alla sua XI Edizione, organizzata in collaborazione con il Comune di Brescia e con Fondazione Brescia Musei. Il terzo concerto della Rassegna, ospitato nella splendida cornice della Sala Rossa della Pinacoteca Tosio-Martinengo, è interamente dedicato alla figura del Monaco benedettino olivetano Adriano Banchieri nato a Bologna il 3 settembre del 1568; il Banchieri fu eclettico compositore di musica sacra e madrigalistica, teorico e letterato raffinato e prolifico ed apprezzato organista in ambito bolognese. Del “Dissonante”, così veniva nominato l’accademico dei Filomusi di Bologna, viene riproposto “Il Zabaione musicale”, raccolta madrigalistica a 5 voci in 3 Atti e suddivisa in 17 parti. Proemio al concerto il Madrigale, sempre a 5 voci, “Dolcissimo usignolo” tratto dalla raccolta “Il festino nella sera del giovedì grasso, avanti cena” pubblicato a Venezia nel 1608 dalla Stamperia di Ricciardo Amadino.

La raccolta de “Il Zabaione musicale”, con il sottotitolo di “inventione boscareccia”, è formata da una Introduzione, “Già che ridotti siamo”, nella quale 5 cantori si ritrovano a far musica insieme e da lì prende avvio un iperbolico racconto pastorale con 16 quadri musicali suddivisi in tre atti. L’atto primo inizia con il Prologo: L’Humor Spensierato, “Ben trovati o compagnia”, segue l’Intermedio di felici Pastori: “Apprestateci fede”, poi il brano Progne e Filomena: “Vago augellin”, e la Danza di pastorelle: In aria del Spagnoletto, con le riprese nella cornamusa, “Siamo cinque pastorelle”.
Tra i due atti il Madrigale: “Soavissimo ardore”, e a seguire il Secondo Atto con l’Intermedio di pignattari: “Ninfe leggiadre”. A seguire Un pastorello con un augellino uccisogli da un gatto: “Augellin lascivetto”, e Tirsi a Clori “Il cor non fu sanato”. L’atto prosegue con il Dialogo: Aminta, Dafne e giudizio d’Amore “Baciansi pastorella” e con il Gioco della passerina: “Ecco la passerina”. Il Madrigale: “Baci, sospir e voci” fa da congiunzione con il terzo atto.

L’atto terzo procede nel racconto con i i cinque brani in cui è suddiviso: Ergasto appassionato: “Il misero mio core”, Preparamento pastorale: “Alla riva d’un fonte cristallino”, Gara amorosa di pastori: “Se miro il bel crin d’oro”, Danza di ninfe e pastori: “Venite amanti con suoni e canti” e la conclusiva Licenza – L’Humore Spensierato: “Son tornato o compagnia”.
“Il Zabaione musicale”, peraltro, è un riflesso della sua personalità, così dotata di spirito faceto e burlone e incline al bizzarro, al paradosso; la sua vivacità di umore s’incontra col gusto tipicamente barocco dei sottile gioco concettoso e dei bisticci di parole.
Pinacoteca Tosio-Martinengo in P.zza Moretto, nella Sala Rossa, dalle 15,30. L’ingresso al concerto è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

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