Idro, bracconieri (pluridenunciati) sorpresi a sparare a specie protette

Nei guai sono finiti due fratelli ed un loro amico di Nave che, da un capanno di proprietà in Val Listrea, sparavano ad avifauna protetta. Avevano appena riottenuto la licenza di caccia.

Idro. Sono finiti (ancora) nei guai una coppia di fratelli ed un loro amico di Nave, sorpresi in un capanno da caccia in Val Listrea dai carabinieri forestali di Idro (Brescia) mentre sparavano a balie nere, prispoloni, codirossi e pettirossi (specie protette) usando un richiamo elettroacustico (vietato).
I militari hanno scoperto che il più anziano dei fratelli nascondeva il “fonofil” nei pantaloni, mentre l’amico, all’arrivo degli uomini dell’Arma, si è dato alls fuga.
I due fratelli non sono nuovi ad episodi di bracconaggio per i quali erano già stati denunciati più volte in passato.
Il maggiore dei due aveva appena riavuto la licenza di caccia, sospesa anni fa, dopo essere stato sorpreso a sparare ad avifauna protetta.
Stessa situazione anche per l’amico che si era dato alla fuga e poi rintracciato, il quale aveva appena riottenuto la licenza di sparare. Quest’ultimo, in particolare, anni fa, sorpreso a cacciare in una riserva naturae sull’Oglio, aveva minacciato con l’arma le guardie zoofile del WWf.

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