Peste Suina, Pollini (M5s): «Fermare la caccia per tutelare la filiera suinicola»

La consigliera ha presentato un'interrogazione per chiedere di sospendere tutti i tipi di caccia, eccetto quella al cinghiale. Una richiesta che nelle scorse ore è arrivata anche da CIA agricoltori.

Brescia. «Per un anno la Giunta regionale ha rassicurato sul fatto che la peste suina fosse sotto controllo. Quando abbiamo presentato un atto chiedendo dei provvedimenti, parte di quelli che stanno provando a introdurre adesso, il centrodestra ci ha riso in faccia. Oggi la peste suina dilaga nelle province lombarde, mettendo a rischio una filiera, quella suinicola, che dà lavoro a circa 70mila persone». Lo afferma Paola Pollini, consigliera del M5s Lombardia.
«Se davvero la Giunta vuole fare qualcosa per salvaguardare il lavoro di queste persone, ora è tempo di azioni coraggiose. Limitarsi ad applaudire il commissario nazionale è, ancora una volta, un’azione insufficiente».

Paola Pollini

«Il M5s ha depositato un’interrogazione che sarà discussa nel Consiglio regionale della settimana prossima (il 10 settembre, ndr.). Chiediamo all’assessore Beduschi se non si ritenga necessario sospendere la caccia in tutte le sue forme, eccetto che il contenimento degli ungulati, in tutte le zone di restrizione di tipo I, II e III ricadenti all’interno del territorio regionale».
«Tra pochi giorni riaprirà la caccia il Lombardia e questo costituisce indubbiamente un enorme rischio per tutta la suinicoltura lombarda. Un rischio che, in questo momento, non possiamo permetterci di correre. Anche CIA agricoltori ha già avanzato la stessa richiesta nelle scorse ore al commissario straordinario Filippini».

Cinghiali

«Ci auguriamo che l’assessore abbia il coraggio di fare tutto ciò che serve per fermare il contagio – continua la consigliera pentastellata – e che la Lombardia sappia assumere in autonomia scelte coraggiose, senza aspettare ancora una volta le direttive del Commissario. La situazione è gravissima, non possiamo più temporeggiare per non scontentare i cacciatori.
La caccia, escluse le azioni di contenimento al cinghiale, deve essere fermata subito per scongiurare che l’epidemia si estenda in altre province lombarde, come ad esempio il bresciano. A rischio c’è tutto il settore suinicolo, con le sue imprese e i suoi lavoratori» chiosa Pollini.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.