La Blue tongue è arrivata nel Bresciano, allarme (per ora) in nove comuni

Detta anche febbre catarrale degli ovini, è una malattia infettiva non contagiosa dei ruminanti. Le preoccupazioni di Confagricoltura. Sotto controllo Adro, Capriolo, Cologne, Corte Franca, Erbusco, Iseo, Palazzolo sull'Oglio, Paratico e Pontoglio.

Brescia. Ciò che si temeva e si auspicava di evitare è accaduto: il virus della Blue tongue si è diffuso anche in Lombardia, obbligando la Regione a emanare un’ordinanza restrittiva che coinvolge anche parte del territorio bresciano, con nove comuni ricadenti nella cosiddetta “area di buffer”, ovvero Adro, Capriolo, Cologne, Corte Franca, Erbusco, Iseo, Palazzolo sull’Oglio, Paratico e Pontoglio.
“Siamo molto preoccupati per quanto sta accadendo – afferma il presidente di Confagricoltura Brescia Giovanni Garbelli -: ora, come per la Psa, è necessario stare molto attenti e osservare scrupolosamente le regole e le prescrizioni anche per questa nuova epidemia che sta colpendo i nostri allevamenti. In primo luogo, andrebbero subito concordate misure urgenti per contrastare nell’immediato la diffusione della malattia e concertate le azioni per una strategia vaccinale di periodo più esteso, da attuare nei prossimi mesi. Va poi valutata l’opportunità di varare una strategia vaccinale che comprenda un’azione di informazione e sensibilizzazione degli allevatori sull’opportunità di vaccinare gli animali e di attivare le massime azioni di biosicurezza, quali trattamenti insetto-repellenti o la custodia dei capi in ambienti protetti nelle ore notturne, quando è attiva la zanzara che trasmette il contagio. E poi chiediamo alle autorità competenti di valutare di riconoscere un contributo per le vaccinazioni”
Per tutti questi motivi, Confagricoltura Brescia invita la Regione, assessorati all’Agricoltura e alla Sanità, a convocare un tavolo, anche per capire nel dettaglio le dimensioni del fenomeno. Ovviamente, gli allevatori bresciani devono segnalare eventuali casi, anche sospetti, ai servizi veterinari senza indugiare.
La Blue tongue (“lingua blu”), detta anche febbre catarrale degli ovini, è una malattia infettiva non contagiosa dei ruminanti sostenuta da un virus del genere Orbivirus:  se ne conoscono 27 “sottospecie”. Il virus della Bluetongue viene trasmesso da moscerini appartenenti al genere Culicoides, che costituiscono quindi i vettori della malattia.
La Blue tongue non è una zoonosi e pertanto non infetta l’uomo, non esistendo alcun pericolo di infezione attraverso il contatto o il consumo di latte e carne.
Tutte le specie di ruminanti, domestiche e selvatiche sono recettive alla Blue tongue, ma non tutte si ammalano. Tra i ruminanti domestici, negli ovini la Bluetongue si manifesta clinicamente nella forma più grave, causando anche mortalità; nei bovini e nelle capre l’infezione decorre, salvo poche eccezioni, in forma subclinica, ovvero senza sintomi evidenti.

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