Torbiere: “Iseo, Provaglio e Cortefranca intervengano contro il degrado”

Europa Verde evidenzia una situazione di trascuratezza e inquinamento in un'area protetta e punta il dito contro il consiglio di gestione della Riserva. "Ma la responsabilità ricade sui comuni"

(red.) Sullo stato di degrado ambientale delle Torbiere del Sebino interviene con un comunicato Europa Verde. “E’ di oggi la notizia dell’individuazione di una notevole quantità di rifiuti sui fondali delle Torbiere del Sebino, l’area umida a sud del Lago d’Iseo. Un’area pomposamente definita ‘Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino’, dichiarata ‘zona umida di importanza internazionale’ secondo la Convenzione di Ramsar, Zona Speciale di Conservazione (ZSC) e Zona di Protezione Speciale (ZPS) nell’ambito della Rete Natura 2000, considerata un’area prioritaria per la biodiversità nella Pianura Padana lombarda, come si legge sul sito della Riserva”.
“Quanto l’area sia prioritaria”, prosegue la nota firmata  dal referente di zona Marcello Cordovani, “si evince dalla cura che ne hanno i frequentatori, le autorità e soprattutto i suoi dirigenti. Questa scoperta è solo l’ultimo episodio che caratterizza l’incuria e il disinteresse, se non l’interesse privato, per una zona tra le più belle della nostra provincia, raffigurata in tante immagini che fanno il giro del mondo. Da anni, i comuni limitrofi scaricano nelle Torbiere, in occasione di abbondanti piogge, le acque reflue dei propri scarichi. Nella scorsa estate, un afflusso indisciplinato di migliaia di turisti ha causato un forte disturbo alla fauna che ha nelle Torbiere il proprio habitat. Gli operatori privati che operano all’interno del perimetro delle Torbiere si comportano come se fossero in un centro abitato, organizzando ricevimenti e serate danzanti a tutto volume. E su tutti, il presidente dell’Ente Torbiere agisce di fatto come un padre-padrone, stipulando accordi ‘verbali’ per lo sfruttamento commerciale dell’area, ed infischiandosene delle norme di tutela che lui stesso è tenuto a far rispettare”.

“Europa Verde chiede quindi alle autorità ed in primis alle amministrazioni comunali di Iseo, Cortefranca e Provaglio d’Iseo, l’immediata bonifica dei fondali della Riserva, una regolamentazione degli accessi con un reale controllo da parte delle forze dell’ordine locali (due dei tre Comuni, Iseo e Provaglio, hanno già una polizia in comune), e soprattutto ribadisce la richiesta, giè avanzata la scorsa estate, delle dimissioni dell’attuale consiglio di gestione, ed in primis del suo presidente, che agisce tutelando interessi contrari alla tutela dell’area”.

“Europa Verde ribadisce altresì che è precisa responsabilità delle amministrazioni comunali che governano la Riserva di intervenire quando le iniziative del consiglio di gestione e del presidente non sono in linea con le norme di tutela della Riserva stessa, pertanto attribuisce chiaramente alle stesse amministrazioni parte della responsabilità per la gestione disastrosa dell’area. Europa Verde appoggerà tutte le iniziative delle organizzazioni ambientaliste locali volte alla massima tutela della Riserva, perché riacquisti al più presto le sue caratteristiche di zona protetta”.

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