Castel Mella, interrogazione parlamentare sul nuovo polo logistico

Devis Dori (Alleanza Verdi e Sinistra) chiede che si facciano approfondimenti sul via libera al nuovo impianto logistico della Copan in un'area verde del paese bresciano. Il consumo di suolo è all'origine dei disastri ambientali come l'alluvione in Emilia Romagna.

Castel Mella. «Si blocchi il progetto del polo logistico di Castel Mella». Lo chiede, con un’interrogazione parlamentare depositata al Ministero dell’Ambiente, dei Trasporti e della Cultura, il deputato Devis Dori (Alleanza Verdi e Sinistra).
«L’alluvione in Emilia-Romagna e i recenti allagamenti anche a Brescia e provincia evidentemente non hanno ancora insegnato nulla: a Castel Mella si intende procedere col progetto di realizzare una nuova infrastruttura alta 19 metri, che occuperebbe complessivamente un’area di 62 mila metri quadri, quindi altro consumo di suolo» attacca il parlamentare.
«Per questo motivo ho depositato un’interrogazione parlamentare per chiedere al Ministro dell’ambiente, al Ministro dei trasporti e al Ministro della cultura di interloquire con tutti i soggetti ed enti coinvolti al fine di evitare la realizzazione del nuovo polo logistico della Copan a Castel Mella».

«In provincia di Brescia – continua Dori – si continua a consumare suolo a ritmi decisamente superiori rispetto a qualsiasi altro territorio: perché la politica a tutti i livelli non impedisce questa devastazione?  Il territorio bresciano è pieno di capannoni dismessi: possibile che prima di ipotizzare un riutilizzo e una riqualificazione degli stessi, il primo e unico progetto sia sempre quello di consumare nuovo suolo? È arrivato il momento di invertire la rotta e bloccare qualsiasi progetto di nuovo consumo di suolo». «Il consumo di suolo – aggiunge il deputato dei Verdi – comporta una minore fertilità del terreno, una perdita di carbonio e di biodiversità, una capacità inferiore di trattenere l’acqua, lo sconvolgimento dei cicli dei gas e dei nutrienti. L’incapacità del terreno di assorbire efficacemente le ingenti piogge è concausa dei disastri a cui abbiamo assistito nelle ultime settimane e a cui assisteremo sempre più nei prossimi anni».

«Va inoltre rilevato – conclude Dori – che il polo di Castel Mella verrebbe realizzato in prossimità di un bosco e in un territorio dove sono stati trovati depositi e strutture archeologiche sepolte, verosimilmente ascrivibili al periodo tardoantico-altomedievale: l’amministrazione comunale non se n’è accorta oppure vuol compromettere per sempre il proprio territorio e la propria storia?» Il deputato ha anche annunciato che «come Europa Verde sosterremo la battaglia e le iniziative del comitato di cittadini chiamato “Salva Macina – Castel Mella”.