Polo logistico di Buffalora. Pollini: “Il Pd bresciano segua il Pd lombardo”

"In consiglio regionale il Pd vuole togliere il potere al singolo sindaco, a livello comunale autorizza autonomamente la costruzione di 56mila metri quadrati di capannoni".

Brescia. Prosegue lo scontro politico sul nuovo polo logistico di Buffalora. Il nuovo maxi-progetto autorizzato dal Comune prevede la realizzazione di 56mila metri quadrati di capannoni.
Il vicino Comune di Rezzato si è espresso contrariamente, con le solite ragioni di quando si discute di consumo di suolo: cementificazione (e quindi impermeabilizzazione del terreno, con conseguente aumento dei rischi idrogeologici), danni paesaggistici e aumento del traffico di mezzi pesanti (con conseguente inquinamento atmosferico e acustico).
Sulla vicenda è intervenuta anche Paola Pollini, consigliera regionale M5S e presidentessa della Commissione Antimafia: “mi chiedo come mai le posizioni del Pd cittadino non siano allineate con quelle del Pd in Regione Lombardia. In Consiglio regionale i colleghi e le colleghe presentano proposte per limitare la proliferazione di poli logistici, mentre a Brescia autorizzano in solitaria un nuovo maxi-sito”.
Le posizioni del Partito Democratico lombardo a cui Pollini fa riferimento riguardano le proposte di legge contro il consumo di suolo. L’obbiettivo che accomuna tutte queste iniziative è quello di togliere ai singoli Comuni la possibilità di decidere sulla realizzazione di nuove aree logistiche, dato che spesso i capannoni hanno un impatto considerevole anche sulle città e i paesi vicini, come nel caso di Rezzato.
Non solo: oggi le amministrazioni sono disincentivate a respingere le offerte dei costruttori, dato che in caso di risposta negativa questi possono sempre rivolgersi al Comune confinante. Il risultato è che chi ha negato l’autorizzazione perde tutti i benefici dell’offerta, ma deve comunque subire gli effetti negativi di un nuovo sito produttivo al confine del suo territorio.
Se la proposta del Pd fosse attuata, il Pd lombardo non potrebbe più autorizzare il nuovo polo in totale autonomia, ma dovrebbe coordinarsi con gli altri enti del territorio su cui il progetto avrebbe un grosso impatto”, conclude Pollini. “In consiglio ragionale le nostre proposte e quelle dei colleghi del Pd vanno nella stessa direzione: non lasciare in mano al singolo sindaco la decisione di autorizzare o meno questi interventi. In questo contesto, il silenzio del Pd bresciano è assordante“.

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