Garda, ripopolamento carpione; Pollini (M5s): «Presenteremo emendamento al bilancio per chiedere uno studio approfondito»

La consigliera regionale torna sul tema dell'allevamento della specie ittica chiedendo un approfondimento sull'effettiva efficacia delle modalità finora effettuate.

Brescia. «La risposta, arrivata mezzo stampa, da parte dell’UpBs (Unione Pescatori Bresciani ndr) agli interrogativi sollevati in merito al ripopolamento del Carpione all’interno delle acque del Lago di Garda, conferma quanto da noi sostenuto: serve uno studio più approfondito e realizzato con tutti i dovuti criteri, per stabilire se quanto fatto finora stia effettivamente portando dei risultati».

Paola Pollini

Lo afferma, in un anota, la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Paola Pollini. «Tengo a precisare che quanto il M5s ha contestato, attraverso gli atti da me presentati in Consiglio regionale, non è certo l’attività dell’incubatoio regionale di Desenzano, che peraltro svolge un’attività residuale sul Carpione, e che riteniamo essere un’istituzione pubblica di fondamentale importanza per il nostro lago. Ciò su cui vogliamo vederci chiaro riguarda i risultati fin qui raggiunti attraverso l’attività del laboratorio privato, finora costati 61mila euro all’anno alla collettività».

avannotti carpione Garda

«In sede di bilancio – continua Pollini – il nostro gruppo presenterà un emendamento per chiedere di realizzare uno studio finalizzato a capire quali siano effettivamente i risultati degli sforzi fin qui prodotti. Esperti ittiologi dicono che quella portata fin qui avanti, ovvero la schiusa delle uova in cattività e il successivo rilascio degli avannotti, non sia la tecnica migliore per il ripopolamento del Carpione nel Garda. Secondo gli esperti – spiega la consigliera pentastellata – questa tecnica contribuirebbe invece a generare una nuova variante di specie, priva dell’istinto riproduttivo nelle zone di frega tipiche del Carpione, una variante che andrebbe a sostituire nel tempo la specie originaria. La soluzione migliore sarebbe quella di far schiudere le uova non in laboratorio, ma direttamente nelle zone di frega profonde, dove oggi nascono i Carpioni rimasti nel Garda».

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