Brescia, «Erba tagliata al Parco delle Cave: danneggiata la biodiversità»

Lo rileva Daniele Marini del Comitato Spontaneo Contro le Nocività, il quale stigmatizza l'intervento comunale in un'area di (presunta) mitigazione ambientale.

Brescia. «Qualche giorno fa al Lago Canneto (porzione del Parco delle Cave di San Polo e Buffalora) tagliavano l’erba. Erano alcuni mesi che non lo facevano più e pertanto l’aspetto del Parco, divenuto rigoglioso, la ricchezza di fiori (per la gioia degli insetti inpollinatori), le tante specie di uccelli e gli anfibi presenti nelle zone umide,  mostravano tutta la bellezza di un luogo finalmente “naturale”. Non si dovrebbe tagliare l’erba in un’area di (presunta) mitigazione ambientale definita ad ogni piè sospinto “il polmone verde della città” ma, siccome lo statuto del Parco ad oggi non lo prevede, ecco che il ripristino e la conservazione della biodiversita è solo un miraggio affidato all’impegno di pochi volenterosi cittadini che si battono e sognano un Parco davvero tutelato e immune da un pervicace sfruttamento antropico».
Lo rileva Daniele Marini del Comitato Spontaneo Contro le Nocività, che ha inviato alla redazione di quiBrescia.it una riflessione sull’area verde urbana.

«Già oggi comunque – evidenzia Marini – il Pdc non sarebbe, di fatto, un parchetto urbano dove i desideri dei cittadini che lo vogliono “tutto rasato e bel net” vengono assecondati dalla nostra Amministrazione. Se le linee guida di chi governa il verde in città fossero invece orientate a mettere in primo piano la grave questione ambientale e la tutela delle aree verdi e boschive, non assisteremmo, come è capitato a me, di vedere una lepre scappare disperata da casa sua perché inseguita da uomini che maneggiano taglia erba. Ma si sa che l’uomo e le sue attività hanno sempre la precedenza su tutto. E portano voti e consenso».

 

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