Idro, regolazione del lago: «Non rispettata la convenzione sottoscritta da Regione Lombardia»

Interrogazione della consigliera regionale del M5S Paola Pollini sull'iter di proroga dell’autorizzazione ambientale per le nuove opere di regolazione per la messa in sicurezza del bacino.

Idro. «Ho depositato un’interrogazione per chiedere a Regione Lombardia informazioni in merito alla partecipazione pubblica e alle iniziative per il coinvolgimento delle amministrazioni pubbliche locali e degli stakeholder, adottate sia nel corso dell’iter di proroga dell’autorizzazione ambientale per le nuove opere di regolazione per la messa in sicurezza del lago d’Idro, sia riguardo alla revisione e validazione del nuovo progetto». Lo ha annunciato Paola Pollini, consigliera regionale del Movimento 5 stelle, dopo il caso sollevato dall’Associazione Amici della Terra Lago d’Idro che si oppone all’utilizzo di 3,5 metri verticali del lago e ha già annunciato una manifestazione di protesta per il prossimo 28 settembre.

«È noto, infatti- continua Pollini – che a causa di controversie tecnico-legali con la ditta incaricata alla progettazione delle opere in questione, anche al fine di accelerare l’iter, Regione Lombardia, Agenzia Interregionale per il Fiume Po (AIPO) e Comunità Montana di Valle Sabbia hanno sottoscritto a settembre 2021, una Convenzione per la revisione e validazione della progettazione esecutiva delle nuove opere. Stando all’articolo 2 della Convenzione – sottolinea la consigliera pentastellata – la Comunità Montana di Valle Sabbia accettava la responsabilità delle relazioni istituzionali con le province interessate e le amministrazioni locali dell’intero bacino del Chiese e i rapporti con gli stakeholder in raccordo con il Commissario governativo e il suo Referente Operativo. In tal senso, l’articolo 4 della Convenzione prevede la sottoscrizione di uno specifico Accordo Operativo. Oltre che a Regione Lombardia, ho chiesto riscontro anche alla Comunità Montana di Valle Sabbia, la quale ha reso noto come l’articolo 4 previsto dalla Convenzione non sia mai stato attuato».

«Conseguentemente la Comunità Montana non ha mai preso iniziative nel merito. Il fatto che non sia stato perfezionato un accordo operativo e che la Comunità non abbia assunto iniziative in merito al coinvolgimento delle comunità locali, a mio avviso, basterebbe per rendere nulla tutta la procedura di validazione del progetto esecutivo condotta sulla base di una Convenzione che è stata attuata solo in parte.  Il timore – sottolinea Pollini – è che anche nel caso della proroga della VIA richiesta da AIPO, non sia stata condotta alcuna attività di informazione e partecipazione pubblica al processo decisionale, violando pertanto le basilari norme del codice ambientale, in tema di partecipazione del pubblico alle decisioni in materia ambientale».
«Sarà quindi di cruciale importanza – conclude Pollini – capire cosa risponderà Regione Lombardia alla mia interrogazione. Nell’attesa di una risposta che pretendiamo celere, sabato 28 settembre, insieme ad alcuni rappresentanti locali del Movimento Cinque Stelle, sarò a fianco dei cittadini per manifestare tutti i dubbi legati alla realizzazione di questo progetto».