“Il caso o la necessità?” rari tesori d’arte della Galleria Massimo Minini a Spazio Carme Brescia

Brescia. Massimo Minini domenica 15 settembre, nella ex Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo a Brescia, in via Battaglie 61/1 a Brescia, aprirà le porte de: “Il caso o la necessità?” mostra che nasce da un desiderio e da un pretesto, dalla necessità e dal caso. Il pretesto è legato a un anniversario così rotondo che difficilmente può essere ignorato: gli ottant’anni di Massimo Minini. Il desiderio è quello di celebrare anche i cinquant’anni di attività che hanno portato a Brescia esperienze importanti, scelte tra gli episodi migliori della ricerca artistica contemporanea.

Le opere in mostra sono difficilmente visibili. Se ne stanno a dormire nelle casse dei depositi della Galleria Minini, pur essendo spesso state protagoniste della nascita e fondazione di una nuova arte dagli anni ‘70 in poi. Un gruppo di artisti, critici e collezionisti, avvertendo la necessità di promuovere il linguaggio del contemporaneo, individua nel magazzino della Galleria Minini i giacimenti necessari.

E così negli ultimi anni due associazioni hanno lavorato e progettato insieme per portare a Brescia episodi di arte contemporanea.
Carme ha colto l’occasione di questo compleanno mettendo a disposizione il rinnovato spazio della ex Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo a Brescia in via Battaglie 61/1. e Bellearti ha incoraggiato l’accesso alle opere dei depositi. Mezzo secolo, sembrava ieri ed è già domani.

Carme esprime  il proprio apprezzamento per la collaborazione con Bellearti iniziata con Chinanow e che prosegue ora con questa collettiva di grandi lavori, nata dalla necessità di organizzare diversamente un insieme di opere radunate dal caso, ma non per questo meno interessanti.

Il progenitore è “Pierre Menard” di Borges dove si dimostra la potenza creativa del caso. Questa mostra assomiglia ad un gioco aperto e modificabile che si porge alla nostra attenzione come una costruzione non imposta, ma pronta al vento di cambiamenti anche inattesi, aperta quindi a possibili significati anche contraddittori e sicuramente utopistici.
La mostra è visitabile fino a domenica 10 novembre. Aperta da giovedì a domenica, dalle ore 17.00 alle ore 20,00.
Ingresso libero.