Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, l’uomo, attraverso l’uso dei social network, si sarebbe finto una ragazza per carpire la fiducia di una 13enne, residente a Crema. Con un abile raggiro, fatto di complimenti e dialoghi prolungati, l’anziano sarebbe così riuscito a conquistare la fiducia della ragazzina, tanto da convincerla ad incontrarsi e ad avere rapporti sessuali con lui. Per due anni. Tanto, infatti, sarebbe durato l’abuso. Fino a quando la giovane, ora 15enne, avrebbe iniziato a dare segni di squilibrio a scuola.
Con l’aiuto degli insegnanti, piano piano è emerso quanto stava accadendo nella vita della ragazzina, e soprattutto da quanto. Diversi interrogatori, in cui la ragazza è stata supportata da una psicologa, avrebbero dato agli inquirenti tutti gli elementi utili per agire. La Polizia si è così presentata a casa dell’anziano con in mano una richiesta di custodia cautelare in carcere firmata dal gip e con l’autorizzazione a perquisire l’appartamento e soprattutto il computer del maresciallo in congedo. Qui, infatti, sarebbe stato trovato materiale pedopornografico, e ora gli inquirenti starebbero cercando di capire se la quindicenne di Crema è stata l’unica vittima.
Fermato maresciallo per pedofilia nella Bassa
La Polizia di Crema ha perquisito la casa dell'uomo trovando materiale pedopornografico. Le indagini scattate grazie ad una 15enne che sarebbe stata abusata per due anni.