L’arte per tutti con il corso “Il Rinascimento a Brescia: lo spirito della città

Il programma 2024 si articolerà in cinque appuntamenti, che si terranno dal 17 settembre al 16 ottobre 2024, alle ore 18, presso l’Auditorium del Museo di Santa Giulia.

Brescia. L’apprezzato corso di storia dell’arte che Fondazione Brescia Musei organizza ogni anno giunge alla sua 6° edizione e, per l’occasione, sarà interamente dedicato a un approfondimento dell’atteso evento espositivo che segnerà l’autunno bresciano: la mostra Il Rinascimento a Brescia. Moretto, Romanino, Savoldo 1512-1552.
Il programma 2024 si articolerà in cinque appuntamenti, che si terranno dal 17 settembre al 16 ottobre 2024, alle ore 18, presso l’Auditorium del Museo di Santa Giulia. Al pubblico la scelta di come frequentare le lezioni: prendendo parte al corso completo, oppure soltanto ad alcuni incontri, secondo i propri interessi o disponibilità di tempo. Sia che si prediliga la formula completa, sia che la scelta ricada nel format a moduli, il corso si concluderà con una visita guidata esclusiva alla mostra con l’accompagnamento dei curatori Roberta D’Adda, Enrico Valseriati e Filippo Piazza.

Il corso sarà aperto a tutti, senza limiti d’età o di preparazione, e metterà i contesti entro i quali operarono gli artisti che, nella prima metà del ‘500, hanno portato la pittura bresciana a livelli di assoluta eccellenza, per restituire la complessità e la ricchezza di un secolo che ha fortemente segnato la cultura bresciana.
Il punto di vista del racconto ruoterà intorno a personaggi emblematici, come Fortunato Martinengo, il nobile bresciano ritratto dal Moretto nel dipinto conservato alla National Gallery di Londra, ma anche a protagoniste femminili come Angela Merici e Veronica Gambara, o agli sposi Gerolamo Martinengo e Eleonora Gonzaga per i quali furono organizzati festeggiamenti sontuosi, e poi filosofi, musicisti, poeti, scienziati.
Specialisti e studiosi interverranno in incontri quasi sempre a due voci, per ricomporre, come in un mosaico, il complesso quadro culturale raccontato nella mostra, aggiornando sugli esiti delle ricerche più recenti e proponendo nuovi punti di vista su una delle stagioni più affascinanti della nostra città.

Il Rinascimento a Brescia. Moretto, Romanino, Savoldo 1512-1552

IL PROGRAMMA

✔️17 settembre “Mettere in mostra il Rinascimento bresciano: nuovi modelli teorici e indirizzi multidisciplinari”, con Roberta D’Adda, Coordinatore Settore Collezioni e Ricerca, Fondazione Brescia Musei. L’intervento definirà il contesto entro il quale ha preso forma la mostra “Il Rinascimento a Brescia: Moretto Romanino Savoldo 1512-1552”. Partendo dagli studi relativi ai tre protagonisti della stagione pittorica bresciana della prima metà del Cinquecento, e attraverso l’analisi dell’interazione tra la ricerca e lo sviluppo dei percorsi espositivi temporanei che li hanno visti protagonisti negli ultimi decenni, saranno presi in esame i modelli teorici che hanno informato il nuovo progetto, determinandone l’originalità.

✔️ 26 settembre “Dalle macerie la rinascenza. Brescia e la società bresciana dopo il Sacco del 1512”, con Enrico Valseriati, Professore associato di Storia moderna presso l’Università di Padova
L’intervento, partendo dai celebri fatti del febbraio 1512 e culminati nel Sacco di Brescia, vuole fare luce sulle fratture palesatesi in seno alla società bresciana a seguito della prima fase delle guerre d’Italia. In particolare, si vuole fare luce sulle varie fasi di scontro apertesi in città, nonché sulle ondivaghe afferenze politiche del patriziato cittadino, diviso tra sentimenti filo-marciani e invaghimento per i “nuovi” dominatori francesi e ispano-imperiali. L’intervento vorrebbe infine rispondere a una domanda essenziale: dopo il terribile trauma del Sacco, Brescia fu solamente in balia degli eventi bellici e dell’opposizione di parte? Oppure, anche in ragione di tale cicatrice, trovò il modo di reagire, nutrendo la florida stagione della sua multiforme cultura rinascimentale?

✔️”Fortunato Martinengo e la musica”, con Marco Bizzarini, Professore ordinario di Musicologia, Università di Napoli Federico II: L’intervento si sofferma sul mecenatismo musicale del conte Fortunato Martinengo e presenta le principali peculiarità delle musiche (e delle teorie musicali) in voga nelle corti e nelle accademie italiane della prima metà del Cinquecento.

✔️02 ottobre “Letteratura e spiritualità a Brescia nella cultura del primo Cinquecento”, con  Elisabetta Selmi, Professore Ordinario di Letteratura Italiana presso l’Università di Padova.
La conferenza si propone di delineare attraverso le figure di alcuni protagonisti (letterati e letterate attivi nel primo Cinquecento o nel transito fra la prima e la seconda stagione del fiorente Rinascimento bresciano: da Emilio degli Emili a Fortunato Martinengo, da Bartolomeo Arnigio a Giovanni Andrea Ugoni; dall’esemplarità lirica e intellettuale di Veronica Gambara e Barbara Calini a quella morale di Laura Mignani ) il processo, le ragioni e le forme dell’affermazione e promozione della cultura  cinquecentesca cittadina nel rango titolato dei centri più vitali dell’Italia settentrionale, padana e veneta, per il prestigio delle sue attività tipografiche, gli indirizzi della sua poesia petrarchistica (di cui è testimone l’illustre antologia curata da Girolamo Ruscelli delle Rime di diversi eccellenti autori bresciani, 1553) e il dibattito spirituale ruotante intorno agli ideali della reformanda Ecclesiae della Devotio moderna. Si cercherà di illustrare come proprio l’intreccio dirimente fra le caratteristiche e i codici espressivi che assunse a Brescia la produzione umanistica e le rigogliose istanze di rinnovamento spirituale che animarono la vita intellettuale dei cenacoli letterari e delle accademie (dal sodalizio dei Dubbiosi, fondato da Fortunato Martinengo, su cui ancora non è stata fatta piena luce, ai prestigiosi ‘Occulti’ di cui l’ambizioso programma sapienziale dà conto Bartolomeo Arnigio, nel Discorso intorno al Sileno, del 1568), strette intorno a figure di letterati e poetesse d’indubbio rilievo e a famiglie, come gli Stella, i Martinengo, i Gambara, implicate nella rete delle relazioni e delle correnti riformatrici dell’evangelismo, crearono l’humus feconda che favorì la luminosa pagina degli sviluppi del Rinascimento bresciano.

✔️”Realtà e devozione nella pittura sacra del primo Cinquecento a Brescia” con Filippo Piazza, Funzionario Storico dell’arte presso la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova.
Partendo dall’analisi di alcune opere dei grandi maestri bresciani del primo Cinquecento, l’intervento cercherà di illustrare le modalità con le quali questi pittori riuscirono a intercettare la sensibilità dei committenti, interpretando le loro aspirazioni di fede in un momento delicato della storia cittadina. Si proverà, inoltre, a spiegare quanto la vocazione naturalistica dell’arte di Moretto, Romanino e Savoldo avesse rappresentato un linguaggio adatto alla cultura del loro tempo.

✔️09 ottobre ““Aparati, feste et triomphi”. Cerimonie, giostre, nozze sontuose a Brescia nella prima metà del Cinquecento”, con Letizia Barozzi, Tutor insegnamento Storia dell’Architettura presso l’Università degli Studi di Brescia.
Nella prima metà del Cinquecento, Brescia vide susseguirsi una serie di celebrazioni magnifiche, che animarono la vita mondana e culturale dell’epoca: dalle numerose giostre, a partire da quella organizzata per Caterina Cornaro nel 1497, a nozze sontuose, con cortei che si snodavano attraverso le vie cittadine, sino ai grandi apparati effimeri, le feste pubbliche, vere e proprie forme d’arte, divennero la massima manifestazione della magnificenza e del lignaggio dell’aristocrazia cittadina.

✔️”L’arte della moda a Brescia. 1512-1552″, con Barbara D’Attoma, Direttrice del Mast Castel Goffredo – Museo della Città.
Saper leggere un abito, la sua foggia, i suoi colori e i suoi accessori, significa addentrarsi e conoscere da un punto di vista inedito il contesto storico, artistico, culturale e socio-economico in cui ogni capo vestimentario è stato concepito. I dipinti eseguiti dai tre titani della pittura del Rinascimento bresciano contribuiscono a delineare un capitolo della storia della moda che guarda a Venezia ma anche alla Francia e alle più vicine corti padane di Mantova, Ferrara e Milano.

✔️16 Ottobre “Fortunato Martinengo e la cultura del dubbio tra Brescia e Venezia”, con Marco Faini, Assistant Professor of Italian, Assistant Professor of Italian, University at Buffalo (SUNY).
Fortunato Martinengo deve la sua fama, oltre che al ritratto che ne fece Moretto, alla fondazione di un’Accademia detta dei Dubbiosi. Sebbene poco sia noto delle attività degli accademici, sembra certo che l’interesse verso il tema del dubbio, filosofico e religioso fosse vivo entro la cerchia di Martinengo. Questo intervento traccerà le linee della cultura del dubbio nell’arte e nella letteratura tra Brescia e Venezia tra inquietudini religiose, crisi filosofiche e speranze di rinnovamento.

✔️”Angela Merici, una “santa viva” nella Brescia del Rinascimento” con Querciolo Mazzonis, Professore associato di Storia Moderna presso l’Università degli Studi di Teramo, Facoltà di Scienze della Comunicazione.
Angela Merici (ca. 1470/75-1540) fu un’interprete geniale delle istanze di vita devota femminile e di riforma religiosa del Cinquecento. Figura complessa, al contempo “santa viva” del Rinascimento e promotrice di nuove concezioni di “vita christiana”, Merici legò la sua fama soprattutto alla Compagnia di sant’Orsola, da lei istituita a Brescia nel 1535. L’originalità dell’istituto fu quella di offrire alle donne la possibilità di vivere l’identità di “Spose di Cristo” rimanendo nel mondo secolare, aprendo la strada all’affermazione della donna single.

✔️24 ottobre Visita guidata alla mostra “Il Rinascimento a Brescia. Moretto, Romanino, Savoldo 1512-1552”, con i curatori.

INFORMAZIONI

Costo: 60 euro per 5 incontri + visita guidata finale; 45 euro per 3 incontri + visita guidata finale; 45 euro per 5 incontri + visita guidata finale per guide turistiche autorizzate

MODALITA’ DI ISCRIZIONE

Per iscriversi è necessario prenotarsi al Centro Unico Prenotazioni Tel. +39 030 817 4200 | cup@bresciamusei.com e saldare la quota tramite bonifico bancario, fino a esaurimento dei posti disponibili.
In occasione della prima lezione, il 17 settembre, verrà consegnato agli iscritti il biglietto d’ingresso per la visita guidata con i curatori del 24 ottobre.
L’iscrizione verrà confermata all’atto del pagamento della quota.
Si segnala che non è previsto il rimborso della quota di iscrizione.

 

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