Brescia, l’Associazione Famiglie numerose festeggia i suoi primi 20 anni

L'evento si è svolto domenica 1 settembre all'istituto Artigianelli, con la presenza di 75 famiglie da tutta Italia. Il ministro Roccella: «Il Governo, sin dal suo insediamento ha rimesso al centro la famiglia».

Brescia. All’assemblea delle Famiglie numerose che si è svolta a Brescia domenica 1 settembre, è giunto il videomessaggio della ministra per la Famiglia Eugenia Roccella: «Sono con voi, con il cuore – ha detto rvolgendosi all’assemblea di Anfn in Italia. – Il Governo, sin dal suo insediamento ha rimesso al centro la famiglia: non soltanto al centro della politica, ma al centro dei sentimenti, della cultura di questo paese».
Il nucleo familiare, ha detto Roccella, è il luogo «dove si impara l’amore gratuito, la generosità, la solidarietà, che poi siamo in grado di riverberare anche nel sociale, nelle nostre reti amicali, nelle nostre reti parentali e anche nel nostro ruolo». «Voi famiglie numerose siete una percentuale abbastanza piccola, ma i figli delle famiglie numerose sono molto più alta. Quindi, quando si interviene a favore delle grandi famiglie, si interviene a favore di una percentuale piuttosto consistente di minori, di ragazzi e di giovani. Ed è quello che abbiamo cercato di fare immediatamente» ha concluso il ministro.

La festa per i 20 anni dell’associazione, fondata da Mario ed Egle Sberna, si è svolta all’istituto Artigianelli di Brescia, con la presenza di 75 famiglie da tutta Italia. «Anfn, una storia d’amore lunga venti anni» è il titolo dato all’evento in cui si sono alternati interventi, confronti e momenti di intrattenimento ludico per grandi e bambini. In conclusione la santa messa.
Tra gli ospiti monsignor Francesco Beschi, oggi vescovo di Bergamo e già vescovo ausiliare a Brescia, di cui è originario, il presidente del Consiglio Comunale Roberto Rossini, in rappresentanza di Palazzo Loggia ed il consigliere regionale, già sindaco di Brescia, e in collegamento video, il consigliere regionale Diego Invernici e lo storico Paolo Corsini.

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