Brescia, con “Brain R’Evolution” più salute e sicurezza sui luoghi di lavoro

Un nuovo approcio al tema nel progetto voluto dall’Osservatorio Sicurezza di Confindustria Brescia finalizzato ad azzerare rischi ed incidenti in azienda.

Brescia. É stato presentato martedì pomeriggio, nella sede di Confindustria Brescia, il progetto Brain R’Evolution: l’iniziativa, lanciata dall’associazione dia via Cefalonia in collaborazione con la società di consulenza G2M – Go To The Moon, ha lo scopo di promuovere un cambiamento culturale significativo nella salute e sicurezza sui luoghi di lavoro nelle piccole e medie imprese.

Durante i lavori sono intervenuti Marco Capitanio, presidente della Piccola Industria di Confindustria Brescia, Fabio Astori, vice presidente dell’Associazione con delega a Transizione Ecologica e Sicurezza, Giuseppe Pasini, presidente Feralpi Group e past president Confindustria Brescia, e Gabriele Cattaneo, docente di G2M.
Lo scopo dell’appunatemento è stato quello di incontrare i datori di lavoro e i dirigenti di alcune aziende associate, con l’obiettivo di definire alcuni step: condivisione degli impegni per la salute e la sicurezza, consapevolezza e percezione dei rischi, visione del percorso condiviso e attenzione alle conseguenze.

Il progetto Brain R’Evolution rientra nell’ambito delle attività dell’Osservatorio Sicurezza di Confindustria Brescia: un innovativo progetto pilota che rappresenta un’opportunità esclusiva per le aziende associate, al fine di avviare al proprio interno un percorso di rivoluzione culturale sul tema.
L’obbiettivo sarà quello di cambiare il punto di vista su salute e sicurezza e toccare con mano una nuova forma comunicativa, che parla in modo differente di questo argomento, nello sforzo comune di tendere a zero incidenti e zero fatalità. Grazie a questo progetto, un numero limitato di aziende avrà la possibilità di partecipare e beneficiare di risorse e supporto, senza alcun onere economico.
Dopo un primo assesment specifico presso ogni singola impresa, le attività coinvolgeranno il vertice aziendale, e a seguire dirigenti o preposti, fino ai lavoratori. Alcuni step saranno realizzati presso Confindustria Brescia e saranno rivolti a tutto il gruppo di aziende partecipanti, altri successivi saranno invece in azienda.

«Confindustria Brescia, nell’ambito delle attività del proprio Osservatorio Sicurezza, ha realizzato un innovativo progetto pilota che rappresenta un’opportunità esclusiva per un ristretto gruppo di aziende associate, al fine di avviare al proprio interno un percorso di “R’Evolution” culturaleMarco Capitanio, presidente Piccola Industria di Confindustria Brescia –. Questo progetto non solo sottolinea l’impegno di Confindustria Brescia verso l’innovazione e il progresso delle imprese locali, ma offre anche una opportunità per la riduzione degli incidenti e degli infortuni sul lavoro».

«Il progetto di cui abbiamo parlato stasera ha un grande valore, non solo per le competenze che G2M apporterà – aggiunge Fabio Astori, vicepresidente con delega a Transizione Ecologica e Sicurezza –, ma anche per l’approccio innovativo che ci propone. Questo progetto nasce da una condivisione di iniziative analoghe all’interno del nostro Osservatorio Sicurezza e si è evoluto per rispondere alle esigenze specifiche delle piccole e medie imprese. Un esempio concreto di networking e di scambio di esperienze tra imprese, che rappresenta uno dei maggiori punti di forza della nostra associazione e un valore aggiunto per tutte le aziende associate.”

«La sicurezza – ha ricordato Giuseppe Pasini, presidente di Feralpi Group – non è fatta esclusivamente di norme, regole o DPI. Beninteso: sono necessarie e il loro rispetto è una priorità assoluta. Credo però che la sicurezza sia prima di tutto un approccio mentale, un approccio che deve essere supportato, alimentato perché cresca nel tempo diventando cultura e radicandosi in azienda. Al centro ci sono le persone, come individualità e come parti di un sistema organizzato, fatto di relazioni. Ecco perché la sicurezza non si misura sulla scala della “grandezza” dell’impresa, ma sul grado di consapevolezza. In Feralpi abbiamo quindi scelto di far leva anche sul senso di responsabilità condivisa delle nostre persone».

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