Sciopero Cgil, l’adesione del Prc

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(red.) Il Partito della Rifondazione Comunista “sostiene e partecipa in maniera convinta allo sciopero generale indetto dalla Cgil e dai sindacati di base per il giorno 6 settembre 2011”.
“Crediamo fortemente”, si legge in una nota, “nello strumento dello sciopero come mezzo democratico per ribadire la nostra totale contrarietà alla manovra iniqua e anti-popolare messa in atto dal governo delle destre, affine a Confindustria e ai poteri economici e finanziari delle banche”. “Riteniamo, questa, una manovra contro i lavoratori e non contro la crisi”, prosegue il testo del Prc.
“Crediamo sia giunto il momento di dire basta e ribellarci prima che sia troppo tardi, perché la crisi non sia pagata dai lavoratori, dai pensionati, dalle casalinghe, dagli studenti, dai precari e dalle fasce più deboli”.
Il Partito della Rifondazione Comunista avanza alcune proposte “ per una politica più vicina ai cittadini e che realmente risolva la crisi” , tra cui, ad esempio, “la tassa sui grandi patrimoni, al di sopra del milione di euro; la lotta all’evasione fiscale, facendo pagare per intero le tasse a chi ha usato lo scudo fiscale; riduzione a metà delle spese militari e gli stipendi a parlamentari e super managers; la restituzione dei finanziamenti pubblici da parte delle aziende che de localizzano e il blocco delle grandi opere inutili come la Tav e il ponte sullo Stretto”.

 

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