Brescia, cuochi italiani in festa e (anche) in protesta contro il caro bollette

Erano oltre 700 gli chef provenienti da tutta Italia che, mercoledì, hanno sfilato per le vie della città in occasione della Festa Nazionale del Cuoco. Faro acceso su rincari energetici e delle materie prime.

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Brescia. Erano oltre 700 gli chef provenienti da tutta Italia che, mercoledì, a Brescia, hanno sfilato per le vie della città in occasione della Festa Nazionale del Cuoco, che ricorre il 13 ottobre di ogni anno.
Due giorni ricchi di iniziative, degustazioni a tema e incontri, organizzati dall’Unione Regionale Cuochi Lombardi, dall’Associazione Provinciale Cuochi Bresciani e dalla Federazione Italiana Cuochi. Un programma che, nel giorno della nascita di San Francesco Caracciolo, Santo Patrono dei Cuochi, ha offerto anche un’occasione di incontro per discutere di problematiche urgenti quali il caro bollette o la mancanza di personale e per individuare un’offerta gastronomica sempre più sostenibile e di qualità.

Una festa, insomma, con protesta, quella andata in scena mercoledì, nella quale i professionisti dei fornelli hanno levato il grido di allarme per i rincari energetici, una zavorra pesante per chi lavora utilizzando soprattutto gas ed elettricità e per gli aumenti registrati anche sulle materie prime, vincolate al prezzo dei carburanti. Un comparto, quello della ristorazione, che dopo la crisi legata alle restrizioni della pandemia, ora affronta una nuova problematica. Appello alla politica perchè intervenga calmierando i costi e trovando soluzioni adeguate per il settore.

Le aree più rappresentative del centro bresciano, dal Complesso Museale di Santa Giulia alla storica Piazza della Vittoria o al Palazzo della Loggia, saranno quindi teatro delle numerose attività previste, con la presenza di chef stellati del calibro di Enrico Crippa e Riccardo Camanini. Con loro il “gran maestro” (brescianissimo) della pasticceria Iginio Massari, alla guida degli studenti di Cast Alimenti nella realizzazione del dolce protagonista della cena di gala del mercoledì, in cui la portata principale è stata il pesce di lago: un risotto con crema di crescione, polvere di porcini e trota affumicata che ha visto impegnati ai fornelli gli chef stellati Alfio Ghezzi e Philippe Léveillé, insieme al presidente vicario della Federcuochi Carlo Bresciani.

La Festa Nazionale del Cuoco si è aperta nell’Auditorium di Santa Giulia con dibattiti su temi quali “Salute e Sicurezza Alimentare nella ristorazione regionale” e “Modelli anti spreco e sostenibilità in cucina”.
«Con la Festa del Cuoco – ricorda il presidente Rocco Pozzulo – la Federazione Italiana Cuochi rende omaggio ogni anno ad una categoria professionale che lavora ogni giorno senza limiti di orario, con passione e spirito di sacrificio, per offrire ai propri clienti il gusto ineguagliabile di un piatto eseguito a regola d’arte. L’iniziativa della Federazione Italiana Cuochi è stata accolta con entusiasmo anche dalla WACS – Società Mondiale degli Chef – e attualmente si festeggia questa ricorrenza anche in molte altre nazioni». Anche nelle varie piazze italiane si svolgeranno numerose iniziative per celebrare questa ricorrenza del lavoro e della buona tavola, «senza mai dimenticare – ha concluso Pozzulo – la solidarietà verso i meno fortunati, portata avanti ogni giorno dalla FIC attraverso il nostro Dipartimento Solidarietà Emergenze».

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