Sabato una fiaccolata per le strade di Brescia in solidarietà con il popolo palestinese

L'appuntamento è alle 16.00 in piazza Rovetta. Oltre ad esprimere vicinanza alla popolazione di Gaza e Cisgiordania verrà rilanciata la richiesta di un immediato cessate il fuoco.

Brescia. Sabato 23 dicembre si terrà una fiaccolata per le strade di Brescia, oltre ad esprimere vicinanza alla popolazione palestinese verrà rilanciata la richiesta di un immediato cessate il fuoco.
La manifestazione percorrerà le principali vie della città, partendo dalla zona del Carmine e attraversando poi il centro cittadino affollato per gli acquisti di Natale.
L’appuntamento è alle 16.00 in piazza Rovetta (largo Formentone), attiviste e attivisti hanno già annunciato che percorreranno Corso Zanardelli, dove da tempo è praticamente vietata ogni manifestazione politica.
Giovedì il Consiglio comunale di Brescia ha discusso una controversa mozione proposta della destra, che chiedeva l’adozione della dichiarazione IHRA (International Holocaust Remembrance Alliance) sull’antisemitismo. Le critiche a questo documento non arrivano solo dagli ambienti filopalestinesi, anche molti intellettuali e studiosi della comunità ebraica l’hanno definito problematico.
Il punto più discutibile della dichiarazione è un’equiparazione di fatto tra antisionismo (rifiuto dell’ideologia legata dello stato ebraico) e antisemitismo (odio, discriminazione o pregiudizi verso le persone ebree).
Dentro e fuori da Palazzo Loggia si sono tenute delle azioni di protesta, i manifestanti erano un centinaio. Secondo le attiviste l’adozione della definizione IHRA avrebbe permesso di bollare ogni critica alle politiche razziste e suprematiste di Israele come “antisemitismo“. Un argomento irrazionale se si pensa che sono moltissimi gli ebrei, anche ortodossi, dichiaratamente antisionisti.
Diverse realtà ed associazioni che negli ultimi mesi si sono attivate per chiedere la fine dei bombardamenti su Gaza hanno lanciato un appello ai consiglieri comunali perché non votassero la dichiarazione. Al presidente del consiglio comunale, Roberto Rossini, è stato chiesto di sospendere la votazione e “aprire un percorso di discussione più ampio ed inclusivo che comprenda tutte le realtà bresciane”.
Il consiglio ha deciso di rimandare la mozione, che è stata posticipata al 26 gennaio.