L’archistar David Chipperfield si occuperà dei lavori di valorizzazione del teatro romano

Brescia. Alla fine è arrivata la conferma, ad occuparsi del recupero del teatro romano sarà l’archistar David Chipperfield. L’annuncio è arrivato nel primo pomeriggio di martedì da Comune, Fondazione Brescia Musei e Camera di Commercio. I lavori saranno affidati allo studio dell’architetto inglese, che ha sede a Milano: per prima cosa verrà realizzato un progetto di massima, in base al quale verrà poi valutata la fattibilità tecnica ed economica dell’opera.
Dopo il processo di valorizzazione del parco archeologico della Brescia romana, durato cinque anni, è arrivato il turno del teatro romano e della parte settentrionale del palazzo Maggi Gambara. Questa grande opera di recupero andrà così a completare il Corridoio Unesco, permettendo una nuova modalità di visita interconnessa dell’intero patrimonio storico-archeologico di via Musei.

Il Comune ha parlato di una nuova “visione architettonico-funzionale, con il perseguimento delle finalità espositive già offerte nell’area e, al contempo, con un nuovo impiego dello spazio a disposizione della cittadinanza“. L’obiettivo dunque sembra essere la creazione di un altro spazio per gli spettacoli all’aperto in contesto antico, un’idea in linea con la funzione originaria del teatro e allo stesso tempo assolutamente contemporanea, sull’onda di una tendenza ormai nazionale e internazionale per il riuso degli spazi storici.
“La strategicità di questo intervento è manifestata anche dal coinvolgimento della Camera di Commercio di Brescia, che nel mese di ottobre ha siglato una convenzione di patrocinio e co-finanziamento con Fondazione Brescia Musei”, hanno commentato dal Comune.

La scelta è ricaduta su Chipperfield, autore fra le altre cose della ricostruzione del Neues Museum di Berlino e del Museo delle Culture Mudec di Milano. Gli elaborati grafici prodotti dal suo studio forniranno le basi per le fasi successive del progetto, a cominciare dal Piano di fattibilità. Sui progetti architettonici lavoreranno anche i tecnici degli uffici comunali e della Fondazione, sempre con il supporto della Soprintendenza di Brescia e Bergamo.
Al momento Chipperfield è impegnato anche sul museo più importante della Grecia, il Museo Archeologico Nazionale di Atene, ma da alcune settimane è già al lavoro sul contesto bresciano. Il suo approccio è noto per il rispetto delle strutture preesistenti e per la tutela dei patrimoni storici. Nei comunicati emessi dopo l’annuncio della nomina è stato più volte ribadito il suo impegno nella condivisione di ogni fase del progetto con le autorità e con tutti gli attori interessati.

David Chipperfield è stato anche vincitore del Pritzker Architecture Prize nel 2023, il più alto riconoscimento globale dell’architettura. E’ inoltre membro del Royal Institute of British Architects e socio onorario dell’American Institute of Architects e del Bund Deutscher Architekten.
Ha fondato il suo studio nel 1985 e ha creato una metodologia di progettazione adottata in cinque uffici a Londra, Berlino, Milano, Shanghai e Santiago de Compostela. Oltre all’attività di progettazione, David Chipperfield ha insegnato in scuole di tutto il mondo. Nel 2012 ha curato la Biennale di Architettura di Venezia e nel 2018 è stato Guest Editor della rivista Domus.