Cammarata: “Quantità minime, da noi il pericolo è circoscritto”

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(e.t.) Mompiano come via Milano? A Brescia sta per scoppiare un nuovo caso? A seguito della pubblica denuncia che alcuni consiglieri di minoranza del comune di Brescia hanno fatto per il ritrovamento di sostanze inquinanti (Pcb, metalli e idrocarburi) in un parco adiacente all'ospedale Civile, quiBrescia.it ha deciso di sentire il parere di Roberto Cammarata, vicepresidente della Seconda circoscrizione, per fare il punto della situazione.
Domanda. Quando sono state trovate le sostanze inquinanti nei giardini di via del Monte?
Risposta. Il ritrovamento non è cosa nuova, non abbiamo certo scoperto questa mattina che in quell'area sono state rinvenute sostanze inquinanti. Il problema è venuto alla ribalta già a marzo di quest'anno. Durante i lavori per la realizzazione di alcuni parcheggi una signora, dipendente del comune, ha notato che nella terra spostata per lo scavo c'era uno strato abbastanza consistente di materiale grigiastro. Preoccupata, ha denunciato il fatto e dal giorno dopo il cantiere è stato fermato per precauzione. Il comune ha quindi avvertito l'Arpa che ha proceduto ad eseguire dei campionamenti.
D. Cosa ha riscontrato l'Arpa con i campionamenti?
R. Dalle analisi fatte è emersa, purtroppo, la presenza di alcune sostanze inquinanti, tra le quali idrocarburi e metalli dannosi come il piombo. Sono state trovate anche tracce di Pcb, ma in modeste quantità, con valori al di sopra del livello consentito dalla normativa, ma del tutto in linea con quelli presenti nel sottosuolo del resto della città che non è considerato inquinato. I valori di policlorobifenili presenti nelle zone inquinate che tutti conosciamo sono decine di volte maggiori rispetto a questi.
D. Quindi la Seconda circoscrizione era al corrente di quanto era accaduto?
R. Naturalmente sì, e stiamo seguendo passo passo l'evolversi della situazione. I passaggi che devono essere fatti in questo tipo di situazioni sono stati, secondo me, fatti con criterio. Innanzitutto siamo stati informati tempestivamente, noi come il Comune, e l'assessore all'ambiente, Ettore Brunelli, si è subito attivato. Il problema ha fatto un passaggio anche in consiglio comunale, con un'interpellanza di Arcai che chiedeva più o meno le stesse cose di oggi, alla quale Brunelli ha dato risposta. Il cantiere è fermo perché i tempi di intervento sono lunghi, non perché è stato abbandonato.
D. Quali sono gli interventi in programma?
R. E' stata convocata la conferenza dei servizi, nella quale l'amministrazione si confronterà con Asl e Arpa per valutare gli interventi necessari. Sul posto si farà una caratterizzazione del terreno nei 25metri quadrati del giardino. Una volta che le analisi dei carotaggi eseguiti daranno un responso certo si provvederà alla bonifica mediante trincerazione. Verranno, in sostanza, asportati e sostituiti gli starti interessati dall'inquinamento.
D. Non pensate di vietare l'ingresso ai giardini, per tutelare i cittadini?
R. Noi non abbiamo intenzione di chiudere l'area perché non c'è reale pericolo per la cittadinanza, visto che l'inquinante pericoloso per contatto è solo il Pcb e, come detto, i suoi valori sono sostanzialmente equivalenti a quelli del resto della città. Se impedissimo l'accesso ai giardini di via del Monte dovremmo fare lo stesso per tutte le aree verdi di Brescia.

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