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Rifiuti: non decolla nel Bresciano la raccolta differenziata

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RIFIUTI
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LA PROVINCIA:
NON DECOLLA
LA RACCOLTA
DIFFERENZIATA


(red.) Stenta a decollare la raccolta differenziata nel Bresciano. Lo rivelano i dati dell'osservatorio Provinciale per l'anno 2005. Nella nostra provincia si è arrivati a riciclare il 33,22% (nel 2004 il 32,17%) degli scarti che sono in tutto 700.406 tonnellate. Il decreto Ronchi, però, imponeva il raggiungimento della soglia del 35% entro il 2003. Inoltre il rifiuto pro-capite è aumentato di 10 chili/anno (12 mila tonnellate in tutto).
Insomma, la questione rifiuti, deve essere affrontata con urgenza da tutti gli enti interessati. Nel Bresciano sono solo tre i comuni che hanno superato il 50% di differenziazione: Adro (67,88%), Urago D'Oglio (54,62%) e Collebeato (50,38%). I peggiori invece sono i comuni montani della Valtrompia, che con Collio (5,29%), Irma (6,25%) e Pezzaze (8,35%) guidano la topo-ten meno virtuosa.
Secondo l'assessore all'Ambiente di Palazzo Broletto Enrico Mattinzoli, è necessario creare una politica unitaria tra tutti i comuni. E proprio su questo tema si basa il nuovo piano rifiuti, che sarà discusso tra breve dal consiglio provinciale. "Si tratta di un lavoro su più fronti. Innanzitutto, ci siamo dedicati all'educazione ambientale, coinvolgendo 1.200 ragazzi delle scuole elementari e medie. Per noi è questo il veicolo per arrivare al 60% della raccolta differenziata nel 2016. Inoltre bisogna impegnare i comuni a incentivare la raccolta porta a porta e a differenziare il materiale organico, che potrebbe essere riciclato come concime naturale e rivenduto agli agricoltori".
Mattinzoli, inoltre, ha qualcosa da dire anche sulla raccolta differenziata cittadina, "che ha raggiunto solo il 33%. I dati che abbiamo elaborato sono stati calcolati con un metodo utilizzato in tutta Italia. La Loggia sostiene di aver raggiunto il 42% di differenziata, tenendo conto dei rottami ferrosi stocccati nell'inceneritore e della carta raccolta presso gli istituti bancari da altri soggetti oltre ad Asm. Inoltre non si menziona la diminuzione del 100% dei quantitativi di plastica raccolta negli ultimi 5 anni, e che quindi viene bruciata, quando in provincia è aumentata del 75%".

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