Turismo, positivi i dati del 2006 nel Bresciano

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    Buona la
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    2006 per
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    (red.) Buone novità per il comparto turistico bresciano. I dati del 2006, infatti, indicano un aumento sia degli arrivi, pari a 1.733.235 unità (+7,25% sul 2005), sia delle presenze, 7.659.917 (+3,35%).  Gli arrivi Italiani e stranieri sostanzialmente si equivalgono, 887.675 contro 845.560, mentre nelle presenze sono gli stranieri a registrare il numero maggiore, 4.557.399 contro 3.102.518. La media di permanenza complessiva è di 4,41 giorni.
    I turisti che ragggiungono le nostre località prediligono gli alberghi (per due terzi del totale). Le persone che frequentano le strutture extr'alberghiere (campeggi, bed and breakfast e altro), però, hanno una media di permanenza superiore: 6,91 giorni contro 3,55.
    "Nel complesso storico provinciale", ha commentato il presidente della Provincia Alberto Cavalli, "per gli arrivi, si tratta di una conferma che dura da 11 anni con la sola eccezione del segno negativo verificatasi nel 2001. Per le presenze, dopo la ripresa iniziata nel 2005, si assiste ad un effettivo consolidamento. Sono dati molto confortanti che disegnano una provincia con un alto grado di competitività nonostante la globalizzazione del mercato ed il conseguente aumento di concorrenza".
    Tornando ai dati, raccolti con estrema cura dallo staff dell'assessore Riccardo Minini, i tedeschi si dimostrano i più affezionati alle nostre località (20,22% arrivi; 26,89% presenze). Bene anche i mvovimenti dalla Gran Bretagna (4,93%; 6,76 %) e dai Paesi Bassi (3,39%; 8,10%). Tra gli italiani, invece,  è sempre la Lombardia in prima posizione con il 23,38% degli arrivi ed il 21,28% delle presenze. "Questo è un dato che indica", ha commentato Minini, "come anche il mercato interno, definito di prossimità, possa generare un notevole flusso turistico da fidelizzare ed alimentare continuamente. La presenza di un turismo diversificato per provenienza e tipologia, pur essendo più difficile da gestire presenta una maggior garanzia di continuità rispetto ad eventi e cause di crisi e disaffezioni".

    I DATI DIVISI PER AREE GEOGRAFICHE

    La Riviera del Garda che, secondo quanto riporta l'agenzia territoriale della zona, ha visto il 2006 chiudersi con un significativo aumento degli arrivi +6,97% e delle presenze +3,75%, ma presenta un segno negativo negli arrivi italiani extr’alberghieri, –4,30%, e una piccolissima variazione negativa nelle presenze straniere (–0,04%) Gli arrivi stranieri sono stati 652.491 con un aumento dell’8,11%; quelli Italiani 441.561 con un aumento del 5,33%. Le presenze italiane, 1.602.946, sono solo leggermente in aumento, +0,39%, mentre notevole è l’aumento di quelle straniere 3.794.590 (+5,24%). I mesi di luglio e agosto sono naturalmente quelli con maggior affluenza, ma è buono anche l’andamento di maggio, giugno e settembre. Salò, che era già positivo nel 2005, ha fatto un balzo da gigante raggiungendo il primo posto in percentuale di aumenti. La sua ricettività è numericamente esigua, ma qualitativamente importante. Benissimo anche Gardone Riviera e Limone.

    Al contrario del 2005 che non era stato un anno positivo, il 2006 è favorevole anche per le strutture ricettive della Valle Camonica. E’ d’obbligo, tuttavia, ricordare che lo scorso anno la Valle pagava uno scotto ad una sensibile diminuzione di ricettività per scelte aziendali e che quindi il dato negativo era pesantemente influenzato da questo fattore che ora è venuto meno. Ecco quindi un aumento del 8,34% di arrivi e del 4,35% di presenze. La valle gode di una doppia stagionalità turistica evidenziata dai numeri che assegnano ad agosto e luglio le prime posizioni seguiti da gennaio, febbraio e marzo. Agosto ha registrato 128.952 presenze seguito da luglio, 106.091, gennaio 84.223. Sono ampiamente positivi i dati di Ponte di Legno: + 8,82 gli arrivi + 6,49 % le presenze. Boario Terme ed Edolo segnano segni positivi negli arrivi + 4,30% Boario Terme + 16,45 % Edolo. Le presenze sono invece in flessione rispettivamente dell’8,08% e 7,97%. Dati che ribaltano la situazione delle due località del 2005 e che quindi hanno bisogno di confronti con altri elementi locali per essere compresi.

    Al terzo posto come incidenza sul totale provinciale, il territorio del Lago d’Iseo e della Franciacorta, presenta al contrario delle prime due Agt un segno discordante. Se ottimo è l’aumento degli arrivi + 7,17%, non si può certamente dire lo stesso delle presenze in flessione del 2,14%. Una diminuzione imputabile esclusivamente al settore alberghiero e presente in tutte la varie classi di stelle. Gli arrivi passano da 174.129 a 186.614 e sono in aumento sia per gli Italiani che per gli stranieri. Le presenze sono in diminuzione sia per gli Italiani che per gli stranieri. Luglio e agosto sono i mesi che registrano più presenze, ma gli arrivi sono distribuiti più equamente nel corso dell’anno.

    Il dato complessivo, per Brescia e Hinterland è in notevole aumento sia negli arrivi + 10.09%, che nelle presenze +10,14%. E’ una vera inversione di rotta quella registrata nel 2006, particolarmente significativa se si guarda all’andamento altalenante degli arrivi negli ultimi anni ed alla flessione costante registrata nelle presenze dal 2002 al 2005. Il mese con maggior afflusso turistico è stato marzo con 22.492 arrivi e 52.064 presenze. I mesi estivi di luglio ed agosto, insieme a dicembre, sono, come sempre, i più deboli.

    Sono in diminuzione anche nel 2006 gli arrivi e le presenze in Valle Sabbia e sul lago d'Idro, che soffre alcune criticità per le quali servirebbero grandi sforzi di riqualificazione che vanno oltre le strutture, i servizi e l’accoglienza turistica. Come per lo scorso anno, nonostante gli sforzi di comunicazione e promozione messi in atto dall’AGT e dagli operatori locali, la ricettività del lago soffre la situazione ambientale compromettente per uno sviluppo turistico. Le altre risorse come la montagna ed il termalismo devono invece fare i conti con difficoltà di accesso e di immagine. L’unico dato positivo dell’anno 2006 è segnato dagli arrivi italiani negli esercizi extr'alberghieri. L’apice di arrivi e presenze si raggiunge nei mesi estivi.

    Se i dati 2005 presentavano segni negativi con particolare riguardo alle presenze, -15.24%, quelli del 2006 per la Pianura Bresciana sono molto positivi: +7,80% gli arrivi e 5,97% le presenze. Ovviamente in presenza di numeri esigui le percentuali aumentano, ma può essere interpretato come un segnale di buona tendenza che dovrà essere verificato nei prossimi anni. Per la pianura bresciana mancano ancora gli elementi per parlare di turismo. Anche in questa area si tratta di turismo d’affari sostanzialmente ospitato in alberghi. I modesti dati degli extr’alberghieri sono relativi ad una crescente ospitalità rurale. Gli italiani sono il 78,74% degli arrivi ed il 74,02% delle presenze.

    Un bel segno positivo per gli arrivi, +7,52%, ma ancora un segno negativo nelle presenze, –13,56%. La Val Trompia non riesce a recuperare la strada intrapresa negli anni ’50 e poi persa. La Valle affida il suo futuro "turistico" alla didattica ed all’ambiente anche tramite il collegamento con la città, all’interno del Sistema Turistico "La via del ferro". Piccoli passi sono anche compiuti nell’escursionismo alpino che potrebbe aprire le porte ad un’ospitalità rurale diffusa.


     

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