Occhio alle nuove truffe

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Un gatto in pericolo, un braccialetto trovato: scuse per distrarre le vittime.


(red.) La signora sta parcheggiando. Un uomo passa davanti alla macchina e all'improvviso si china: "Attenta, c'è un gattino, così lo schiaccia". Subito il veicolo si ferma e la donna scende per controllare come sta il povero animale che era sul punto di uccidere. Mentre è china davanti alla vettura per cercare la bestiolina, qualcuno le apre la portiera laterale e se ne va con la borsetta, il portafogli, il cellulare.
E' la cosiddetta truffa del gatto, di gran moda in queste settimane anche a Brescia, dov'è stata importata dalla metropoli milanese. Qui aveva sostituito la tattica, più o meno analoga, della gomma buca: stesso sistema, solo che per far scendere la vittima dalla macchina le si dice che ha una gomma bucata.
La fantasia dei truffatori è molto fervida: una variante è la cosiddetta truffa del braccialetto.
"Scusi, è suo questo braccialetto che è qui per terra?". Comincia così, con una banale domanda gentile rivolta alla persona al volante attraverso il finestrino aperto dell''auto in sosta, la trappola che ha già fatto numerose vittime nella zona della stazione.
Alla risposta della persona interpellata, solitamente un "No, grazie, Non è mio, lo tenga lei", l'uomo, elegante e serio, dice
che lui non ha una moglie a cui regalarlo oppure (se è di colore) che per motivi di religione non può mettere addosso niente d'oro e neppure raccogliere cose d'altri. La discussione è fatta solo per distrarre la potenziale vittima facendola magari scendere dall'auto. Dall'altro sportello, intanto, un complice porta via borsa o portafoglio.
La lezione è chiara: attenti alle cose che lasciate appoggiate sul sedile accanto al vostro mentre siete alla guida, per ladri e borseggiatori sono come il miele per le mosche. E poi, non abboccate all'amo di chi vuole farvi scendere dall'auto.

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