Pedofilia al Sorelli, si va in appello

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Pronto il ricorso della Procura contro le assoluzioni. Anche i genitori in aula.


(red.) La Procura della Repubblica di Brescia farà ricorso in appello per ribaltare la sentenza sui presunti atti di pedofilia subiti da un gruppo di bimbi della scuola materna Sorelli. In primo grado il processso si concluse con l'assoluzione di sei maestre, un bidello e un sacerdote (leggi l'articolo).
Secondo il procuratore capo Giancarlo Tarquini, la scelta di riaprire il caso è un atto "indispensabile per dare la possibilità alla Corte d'appello di una rivalutazione, con approfondimenti che finora sono mancati. Questa è una materia complessa e delicata – ha detto Tarquini -, sia sul piano umano, sia su quello storico-processuale, sia per quanto riguarda la lettura delle acquisizioni operate". Il procuratore ha parlato anche di nuovi riscontri medico legali che vanno approfonditi.
Anche le famiglie dei bambini che avrebbero subito le violenze si sono organizzati per il ricorso. I legali che sosterranno le motivazioni dei genitori sono Giuseppe Pesce, del Foro di Brescia, ed Elena Zazzeri de Santis, da Firenze, presidente dell'Unione nazionale delle Camere minorili. Anche Renato Bianchi, con il suppporto di Carlo Taormina, assisterà un'altra delle famiglie coinvolte.

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