Per il nome suspense fino a lunedì

La mattina del 22 ottobre, a Milano e Brescia, le assemblee per la fusione.

(red.) La difficile e complessa fusione tra Asm e Aem vedrà lunedì 22 ottobre la sua formalità conclusiva. Sono infatti in programma le assemblee straordinarie delle due società, controllate rispettivamente dai comuni di Brescia e Milano, che dovranno dare lo scontato sì definitivo all’operazione.
La prima a riunirsi sarà, alle 9, l'assemblea di Aem, che inizierà con l’approvazione della fusione con Amsa, l'azienda della nettezza urbana milanese, e proseguirà con l'incorporazione di Asm e con l'approvazione del nuovo statuto, della sede sociale (a Brescia), del nuovo nome (si era parlato di Asem, Azienda servizi energetici municipali, ma per il momento c’è ancora il top secret) e dell’ormai famosa governance duale.
Alle 11 al termoutilizzatore di Brescia si riunirà invece l’assemblea di Asm che darà il via libera alla fusione per incorporazione con un rapporto di concambio di una azione Asm ogni 1,6 azioni Aem (in pratica consegnando 5 titoli Asm si riceveranno 8 titoli Aem).
Sono previsti un consiglio di gestione di otto membri (presieduto da Giuliano Zuccoli) e uno di sorveglianza di 15 persone (guidato da Renzo Capra). I due direttori generali, uno per parte, sarano Paolo Rossetti (Asm) e Renato Ravanelli (Aem).
Il fatturato aggregato dei due gruppi nel 2006 è stato pari a 9,485 miliardi di euro (4,786 nel primo semestre 2007), con un margine operativo lordo di 1,833 miliardi (1,014 miliardi nel semestre) e un utile netto di competenza di 535 milioni (241 milioni da gennaio a giugno 2007).
Il controllo azionario rimarrà ai due comuni con quote del 27,7% ciascuno, che potranno scendere a un 50% complessivo.