‘Cambiare il regolamento dei vigili’

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    palazzologgia.jpgUn'interpellanza di Bragaglio: "Documento confuso, e ci sono dei divieti inutili".

    (red.) Un'interpellanza urgente, in cui si chiede al sindaco di Brescia, Adriano Paroli, e al suo vice, Fabio Rolfi, di intervenire sul nuovo regolamento di polizia locale, per "riesaminare alcuni aspetti che presentano evidenti incongruità applicative, anche per quanto riguarda le disposizioni sanzionatorie", e per "dare corso all'impegno assunto in consiglio comunale per modificare l'ambito di applicazione dell'articolo 23, riguardante i divieti, in particolare com'è attualmente previsto dal comma 3 dello stesso articolo".
    E' il consigliere comunale del Partito Democratico Claudio Bragaglio a riaccendere il confronto politico nella nostra città. Al termine dell'estate, l'ex-assessore della giunta Corsini, ha scelto come terreno un tema molto discusso, che lo aveva trovato in disaccordo anche con il suo stesso schieramento (leggi qui).
    "In fase di prima applicazione del nuovo Regolamento di Polizia Locale", si legge nel documento indirizzato a Paroli e a Rolfi, "si sono frequentemente registrati in città interventi e sanzioni che hanno sollevato molte perplessità tra i cittadini e le associazioni, e che hanno, non casualmente, attratto l'attenzione critica anche da parte della stampa locale".
    Bragaglio, si è soffermato su un episodio ben preciso, che aveva creato un forte dibattito a cui aveva preso parte anche la società civile: "Alcuni interventi di P.L. hanno riguardato presunte infrazioni, quale quella di una persona tranquillamente seduta sui gradini ai piedi della statua della Bella Italia, che è stata multata, pur non dando luogo ad alcun intralcio di traffico o di passaggio pedonale".
    Secondo l'ex-segretario della Quercia bresciana, "l'ambito discrezionale degli interventi e delle sanzioni aveva già sollevato in sede di dibattito in consiglio comunale alcune precise contrarietà. Obiezioni puntualmente confermate in fase di applicazione. Non a caso ciò ha sollevato ulteriori problemi, con forti e fondate polemiche, in quanto in situazioni concrete sono state applicate esclusivamente a cittadini extracomunitari, con intenti esplicitamente vessatori. La risposta fornita dall'assessore Rolfi risulta inaccettabile perché volutamente egli ha teso a confondere problemi tra loro molto diversi. Un conto sono atti di vandalismo, di inciviltà o di disturbo che giustamente sono sanzionabili, e su cui in sede di consiglio vi è stato unanime consenso. Un conto è la repressione  di comportamenti che nulla hanno a che vedere con l'inciviltà e che costituiscono un modo libero e gradevole di vivere la città, parchi e aree verdi".
    "Viene confermato da parte mia un giudizio critico di fondo", prosegue Bragaglio, "che attiene alla arbitrarietà affidata agli indirizzi dell'assessore Rolfi che con la stessa sua risposta vuole dimostrare che per la Lega Nord la sicurezza è una bandiera politica, spesso rivolta esclusivamente contro extracomunitari, con normative di regolamento inapplicabili con senso di equilibrio".
    Ma, sempre secondo Bragaglio, ci sono altre situazioni che creano confusione e che implicano una discrezionalità dell'agente: "Così come è scritto, non si sa se è possibile bere bibite passeggiando, perché non è chiaro come ciò si colleghi all'atto del necessario deposito dei contenitori nei cestini, per non essere multati. Su tutto il territorio comunale risulterebbe impossibile sedersi su gradini o stendersi su una panchina in Castello o in riva al Mella, quand'anche tutte le panchine fossero libere. I bambini non potrebbero effettuare qualunque gioco, se non autorizzati. E' vietato consumare il gelato passeggiando in centro perché di sicuro si passa 'nei pressi di edifici di valore monumentale'. E' vietato in Maddalena, come in tutte le aree verdi del Comune, con un proprio tavolino pieghevole, fare un pic nic. E' assurdamente vietato servirsi di fontanelle, come giustamente ha denunciato il collega Beppe Ungari, peraltro subito rimbrottato pubblicamente da Rolfi. Si dirà che sono cose assurde. Già, ma nel regolamento di Rolfi le cose stanno scritte proprio così. E quando in sede di consiglio si sono mosse queste obiezioni s'è detto che il vigile applica le norme con equilibrio ed intelligenza. Ma il problema non è la discrezionalità dell'agente, ma l'assurdità di alcune parti del regolamento, quelle che hanno comportato una multa per una signora marocchina semplicemente seduta su un gradino".
    "A fronte di una richiesta del gruppo Pd di modificare l'ambito di applicazione dei divieti dell'art. 23", conclude la nota del politico, "l'assessore si era impegnato in consiglio per produrre una modifica del regolamento. E' l'occasione per introdurre anche altre modifiche che tolgano almeno alcune assurdità presenti. Per questo riterrei opportuno venisse convocata una seduta della commissione Decentramento e Sicurezza, al fine di introdurre le modifiche necessarie".

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