‘Gli uffici comunali restino in centro’

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    bresciacentrobsmini.jpgConfesercenti ha chiesto al sindaco alcune garanzie sulle scelte della Loggia.

    (s.s.) La Confesercenti di Brescia promuove a pieni voti l’operato della giunta Paroli fino a oggi, ma ha voluto anche segnalare le priorità per il 2010. "E' vero che fino ad ora sono state accolte le nostre richieste", ha confermato durante una conferenza stampa il direttore di Confesercenti Alessio Merigo, "ma ci sono ancora alcune criticità da risolvere per rilanciare il centro cittadino".
    Fra i provvedimenti largamente sostenuti dall’associazione dei commercianti ci sono la riduzione a fasce orarie delle Zone a traffico limitato imposte dalla precedente amministrazione di Brescia, i primi interventi del piano sosta, il ripristino della viabilità in via Cremona a doppio senso di marcia, la riduzione dell’impatto visivo del cantiere della metropolitana di piazza Vittoria e la rivalutazione dei distretti urbani del commercio.
    "Nel 2009 il centro storico si è rivitalizzato, il commercio in città ha avuto buone risposte da questa giunta", ha sottolineato Merigo. Ma, poiché ci sono in cantiere diversi progetti per questo nuovo anno che riguardano la città, Confesercenti ha voluto chiarire la propria posizione su alcune questioni.
    Prima di tutto, i commercianti bresciani non sono affatto favorevoli al trasferimento degli uffici pubblici in una zona decentrata della città: "Chiediamo che il sindaco dica come la pensa e faccia chiarezza su questo punto, in troppi hanno parlato senza sapere", ha spiegato Fabio Baitelli, vicedirettore di Confesercenti con delega per il Centro storico. "Siamo convinti che certi uffici strategici vadano mantenuti in centro".
    In secondo luogo, Confesercenti osteggia la nuova ondata di recupero delle grandi aree dismesse a ridosso del centro di Brescia, con la volontà di trasformarle in zone commerciali, "di cui non sentiamo l’esigenza. Lo stesso esperimento della Freccia Rossa, che si inserisce in questo quadro di operazioni, non ha dato particolari frutti", ha affermato Merigo.
    Per il 2010, inoltre, i commercianti bresciani per bocca dei loro rappresentanti auspicano che vengano risolti i problemi di alcune vie di ingresso alla città vecchia come San Faustino, corso Cavour e corso Martiri della Libertà.
    Baitelli ha osservato come "sia inaccettabile il declino di via San Faustino, che ormai diamo per scontato", così come per corso Martiri, dove molte attività commerciali hanno chiuso, o come per corso Cavour, che "rappresenta una brescianità quasi intatta, un piccolo gioiello, ma che sta pagando un prezzo eccessivo" al trasferimento dei tribunali.
    In alcune zone della città il problema principale è rappresentato dai cantieri della metropolitana, ma vengono considerate critiche anche piazza Mercato, corso Mameli, via Pace e via XXIV Maggio.
    E se da una parte i negozianti hanno chiesto "un centro storico più pulito, più illuminato e con meno graffiti", come ha specificato il vicepresidente di Confesercenti Pierangelo Simoni, dall’altra sono i parcheggi a restare una questione aperta. "Quello di piazza Vittoria è troppo spesso saturo nei momenti cruciali, per questo per noi è importante che le postazioni siano a rotazione e che venga rivista, in questo senso, la politica degli abbonamenti", ha spiegato Baitelli.
    E se vengono giudicati positivamente i progetti dei nuovi parcheggi cittadini, come quello sotto la galleria del Castello, Confesercenti ha contestato alla giunta Paroli di non aver pubblicizzato abbastanza quanto finora fatto in termini di posti auto: "Così le misure prese sono meno incisive, i bresciani devono sapere di poter venire in città in automobile".

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