Legambiente: “Pgt fatto in fretta e male”

Gli ambientalisti contro il documento dell'amministrazione: "Sono state seguite solo determinate logiche di interesse, e la Vas non serve a nulla".

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Legambiente contraria al nuovo Pgt di Brescia(s.s.) Piovono le critiche sul Piano di governo del territorio di Brescia ancora da adottare. Dopo Ascom e Confesercenti, anche Legambiente ha espresso un parere fortemente negativo sul documento che dovrà essere adottato, per rispettare i termini di legge, il 29 settembre in consiglio comunale.
L’associazione ambientalista aveva creato oltre un anno fa un pool di architetti e ingegneri per elaborare i propri “desiderata” per il Pgt ancora in fase di stesura. La collaborazione con l’amministrazione, quindi, è iniziata già nel 2010 con scambi di richieste e informazioni con gli uffici comunali. “Ma una volta che ci siamo trovati di fronte al documento di piano, c’è stato solo un profondo rammarico”, ha spiegato il presidente del circolo cittadino Isaac Scaramella. “Abbiamo prodotto un’istanza che ruotava intorno a quattro punti per noi fondamentali e che non sono stati nemmeno presi in considerazione”.
Gli ambientalisti avevano individuato quattro temi focali per il futuro verde di Brescia: consumo zero di territorio, riqualificazione ecologica della città con una riconversione a verde diffuso degli spazi non impegnati, pianificazione sostenibile della mobilità fondata sulla metropolitana, le linee urbane di superficie, le linee ferroviarie dell’hinterland e la rete ciclabile, e l’esaurimento delle volumetrie del piano regolatore vigente prima di prevederne di nuove. “Nulla di tutto questo è stato considerato”, ha lamentato Legambiente. “Questo Pgt è stato fatto in fretta e male e seguendo solo determinate logiche di interesse, vorremmo quindi che se ne cambiasse totalmente l’impostazione”, è la richiesta del presidente.
Oltre alle osservazioni sul Pgt, Legambiente ne ha depositate anche sulla Valutazione ambientale strategica del documento di piano. La Vas è stata redatta dall’autorità competente del comune coordinata da Angelantonio Capretti, dirigente dello stesso assessorato all’Urbanistica e Ambiente della Loggia. “Così come è stata fatta, la Vas non serve a nulla perché si limita a enunciare lo status quo con l’aggiunta di quello che sarà previsto nel Pgt senza nessun occhio critico”, ha denunciato Alberto Platto, coordinatore del gruppo di lavoro di Legambiente. “Questo documento non si è dato nemmeno degli obiettivi, ad esempio quanta Co2 sarebbe stata prodotta con le modificazioni del Pgt. Prevede dei mitigatori ma in modo talmente generico e non riferito a nessun’area in particolare, non calcolando nemmeno la mobilità, da essere totalmente inutili. Inoltre, la Vas non prende in considerazione il piano delle regole, che prevede trenta progetti speciali, e non dà nessuna indicazione di impatto ambientale sull’incremento di ventimila abitanti che si vuole raggiungere con il Pgt”, ha concluso Platto. “Per questo consideriamo la Vas sterile e inutile; perché prende in considerazione solo una minima parte di ciò che compone il Pgt. Così vogliono sfigurare la città”, è il commento del vicepresidente Carmine Trecroci.
Pietro Garbarino, da sempre noto avvocato di Legambiente, ha infine sollevato un’altra questione, posta nei giorni scorsi anche dal Pd in Loggia. “Il comune avrebbe dovuto predisporre una riunione di consultazione in cui dovevano essere ascoltati enti sociali ed economici interessati al piano, ma avrebbe anche dovuto mettere a loro disposizione tutti gli atti che formano il Pgt, tra i quali non vi è solo il documento di piano ma anche il piano delle regole e quello dei servizi”.
Questi ultimi due documenti sono stati consegnati ai consiglieri comunali, e non ancora pubblicati sul sito internet del comune, solo il 14 settembre, sei giorni prima della scadenza per legge per il deposito degli eventuali contributi. Prima di poter avviare qualunque ricorso al Tar per una presunta violazione delle norme primarie che regolamentano l’iter di formazione del Pgt, che l’associazione non ha escluso, sarà necessario però attendere l’approvazione definitiva che dovrà avvenire entro il 31 marzo 2012.

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