Arrestato il padre della bimba in coma al Civile

I genitrori della piccola, due anni, sostenevano fosse caduta. Il papà è stato fermato per maltrattamenti e lesioni gravissime. Stava fuggendo in Egitto.

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(red.) E’ stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni gravissime il padre della bimba egiziana in coma da due settimane all’ospedale Civile di Brescia. La piccola era stata portata in Rianimazione lo scorso 28 dicembre, e i suoi genitori, residenti a Soresina (Cremona), avevano raccontato che la piccola era caduta dalle scale.
Il racconto dei familiari non aveva, però, convinto i medici, che avevano trovato sul corpo della bambina lividi non compatibili con una caduta accidentale e avevano allertato la polizia. La procura dei minori cremonese aveva aperto un fascicolo per andare a fondo sulla vicenda.
Il padre dell’infante, A.S., 29enne egiziano senza lavoro, è stato fermato la notte tra venerdì e sabato dalla squadra mobile del commissariato di Crema all’aeroporto Orio Al Serio. Stava cercando di imbarcarsi su un volo per Alessandria d’Egitto. Il biglietto era di sola andata.
Gli uomini della polizia, che lo monitoravano, erano venuti a conoscenza che stava preparando il rientro in Egitto. Hanno dunque attivato la Polizia di frontiera e avvisato l’autorità giudiziaria, che a quel punto ha deciso per un provvedimento d’urgenza.
La notizia del fermo, avvenuto nella serata tra venerdì e sabato scorsi, è stata tenuta riservata. L’intervento infatti, secondo indiscrezioni, si è reso necessario non tanto perchè si siano ottenute certezze mediche definitive sull’origine dei vari ematomi e delle lesioni riportate dalla piccola, quanto per l’immediato pericolo di fuga causato dallo stesso comportamento dell’egiziano.
La vicenda era emersa il 28 dicembre scorso, quando i medici dell’ospedale di Crema avevano visitato per primi la bambina, portata al pronto soccorso con più di un giorno di ritardo dai genitori, e non avevano avuto dubbi circa la necessità di segnalare il fatto all’autorità giudiziaria.
Mentre le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Francesco Messina, hanno eseguito alcuni primi accertamenti, come un sopralluogo nell’abitazione dove sarebbe avvenuto l’incidente, un appartamento in corte, al piano terra, nel centro di Soresina, che ha confermato l’effettiva presenza di una ripida scala e di una situazione normale in famiglia (a parte un dignitoso stato di ristrettezze economiche), gli investigatori sono in attesa dei referti definitivi dei medici degli Spedali Civili di Brescia, dove la bambina è stata trasferita subito da Crema, vista la gravità delle sue condizioni. E la madre e i due fratellini della bambina sono stati allontanati e portati in una struttura protetta. Ora però il comportamento del padre che forse, rimasto solo, ha perso la calma, ha involontariamente impresso una svolta alle indagini.
Intanto le condizioni della bambina sono stazionarie, anche se sempre assai gravi.

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