Pd: “2011, il fallimento della giunta Paroli”

L'opposizione attacca la maggioranza: "Tante parole, tante conferenze stampa ma nessun risultato. Però ha consumato 90 milioni di avanzo di gestione".

(c.p.) Il Partito Democratico di Brescia affila le armi in vista del consiglio comunale fiume di lunedì 23 gennaio, che affronterà i temi dell’addizionale Irpef, delle fideiussioni a Brescia Infrastrutture per 164 milioni e 740mila euro e soprattutto del bilancio di previsione per il 2012.
“Il bilancio e il maxi emendamento che presenterà la giunta Paroli è un azzardo e si rivelerà un bluff”, ha commentato il consigliere comunale Fabio Capra, presidente della commisione Bilancio di Palazzo Loggia, “continuando sulla strada dei tagli il sindaco per essere rieletto a fine 2012 si vedrà costretto a vendere una parte consistente delle quote di A2A per riempire il portafogli e elargire contributi a pioggia in vista delle elezioni. Perché non sono stati utilizzati i 4 milioni restituiti da Brixia Sviluppo per coprire i tagli previsti per i servizi sociali?”.
Anche per il capogruppo Emilio Del Bono il bilancio proprio non va. “Si sono fatti tagli orizzontali senza valutarne il peso. Mettere sullo stesso piano i costi della segreteria del sindaco e il sostegno alle disabilità, ad esempio, è una valutazione al di fuori di ogni logica”. L’attacco del Pd è però a tutto campo. “Entriamo nell’ultimo anno di amministrazione Paroli e il fallimento è sotto gli occhi di tutti”, ha proseguito Del Bono. “Tante parole, tante conferenze stampa ma nessun risultato. L’unica opera che vedrà la luce, forse, è il metrobus che per di più questa amministrazione nemmeno vuole. Dove è la posa della prima pietra per lo stadio nuovo? E la piscina di Mompiano?”.
Per il capogruppo del Pd il governo cittadino qualcosa però ha fatto: “Ha consumato 90 milioni di avanzo di gestione e perso parte del patrimonio vendendo ad esempio le quote di Serenissima. Non ci stupirebbe che in futuro venissero alienate anche Centro Padane, la Centrale del Latte e parte di A2A. Ha dato risorse a pioggia senza finalità facendo inoltre lievitare i costi di gestione della macchina amministrativa”.
Inutile, per il Pd, il previsto parcheggio sotto il Castello. “Senza soldi come si farà a costruirlo?”, si è domandato lo schieramento al completo chiedendo che il progetto venga messo in stand-by. Per il maggior partito di opposizione a Palazzo Loggia anche le pedonalizzazioni sono fumo negli occhi. “Pedonalizzare vuol dire togliere dalle strade e dalle piazze ogni tipo di mezzo”, ha ricordato l’ex-deputato della Margherita, “quello che l’amministrazione ha fatto è stato quello di reintrodurre le Ztl ma hanno vergogna a dirlo visto che quando hanno vinto le elezioni tra i primi provvedimenti hanno liberalizzato la circolazione in centro”.
Non è andato per il sottile nemmeno il segretario cittadino Giorgio De Martin. “Le dimissioni di Paroli da parlamentare sono semplice ipocrisia, dato che sono venute solo in seguito ad una sentenza. Paroli inoltre si è dimostrato succube della Lega come dimostrano la vicenda del bonus bebè solo per gli italiani e le recenti esternazioni a favore della Padania”. Le bordate non risparmiano neppure A2A. “C’è stata una cattiva gestione”, ha sottolineato Del Bono, “come si fa a passare da 84 milioni di euro di dividenti a 27? Andando avanti così arriveremo a dividenti zero”. Sul tema è intervenuto anche il consigliere Aldo Rebecchi. “Ora la maggioranza deve discutere con noi in vista delle nuove nomine, ma ho l’impressione che Paroli e Di Mezza abbiano idee opposte”.
Il tradizionale incontro con la stampa di inizio anno è stata l’occasione per valutare anche le future mosse del Pd in vista delle elezioni del 2013. “Non saremo un’accozzaglia”, ha garantito De Martin, “ma una coalizione con un programma condiviso. La prossima settimana riprenderemo gli incontri con l’Idv e Sel e proseguirà il dialogo con il terzo polo”. All’orizzonte un’alleanza con l’Udc. “Abbiamo molti punti di contatto con il segretario Marco Quadrini, come ad esempio sulla ristrutturazione dell’Eib e dello stadio Rigamonti, quindi un accordo può essere raggiunto”. Resta però da capire come in futuro potrebbero andare a braccetto due formazioni politiche contrapposte su un tema fondamentale per il futuro della città come il Pgt.

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