Aler, affitti di Brescia troppo bassi?

Un'interrogazione consiliare di Alfredo Cosentini (Idv): "Isacchini ci dica se la media in città è di 40 euro per alloggio oppure di 114 euro".

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(red.) Ma non sarà che a Brescia gli affitti delle case dell’Aler sono troppo bassi? Se lo chiede il consigliere comunale Alfredo Cosentini (Idv) in un’interrogazione con risposta scritta depositata a Palazzo Loggia. Secondo il politico l’Aler bresciana gestisce circa 10mila alloggi tra la città e la provincia: 6.955 sono di sua proprietà e 3.928 di proprietà dei comuni (2.400 circa del comune di Brescia).
In totale, dai canoni di affitto ricava circa 15 milioni all’anno. Facile calcolare quindi che il canone medio mensile sia di 114,437 euro, come del resto è stato confermato anche dal presidente dell’azienda, Ettore Isacchini, nelle sue dichiarazioni alla stampa locale.
Spulcindo nel capitolo di bilancio di Palazzo Loggia numero 3020010 Canoni di locazione e affitto immobili, risulta però che dai circa 2.400 alloggi di proprietà del comune gestiti dall’Aler, nel 2011, siano stati ricavati 1.162.000 euro. Calcolatrice alla mano, il canone mensile medio sarebbe quindi ben diverso dai 114 euro: si parla di 40 euro mensili. Se si aggiunge, poi, che la cifra di 1.162.000 comprende molte altre voci oltre a quella delle 2.400 case in affitto sociale, la quota mensile media del canone d’affitto risulterebbe ancora più bassa.
Sulla questione, il consigliere Cosentini ha presentato un’interpellanza indirizzata al sindaco Adriano Paroli e alla presidente del consiglio Simona Bordonali. Primo punto dell’interrogazione è un chiarimento sui numeri: “Il canone mensile delle abitazioni Aler a Brescia è di 114 o di 40 euro? Se fosse confermato, poi, che la media bresciana fosse di 40 euro, si pone un altro problema: perché a Brescia siamo tanto al di sotto della media nazionale, che è di 60 euro, e lontanissimi dalla media dichiarata dall’Aler di 114?”.

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