Manerbio, dal macello 1000 posti di lavoro

La Bresaole Pini vuole realizzare uno stabilimento nella Bassa, ma l'impianto è osteggiato da animalisti ed ambientalisti. I lavori potrebbero iniziare dopo l'estate.

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(red.) Le proteste contro il mega macello di Manerbio, nel Bresciano, si sono moltiplicate negli ultimi tempi. Animalisti, ma anche ambientalisti si oppongono alla realizzazione dello stabilimento della Bresaole Pini che vuole costruire un impianto da dodicimila suini macellati e lavorati quotidianamente. L’azienda, con il macello, darà lavoro a circa 1000 persone.
Una azienda che avrà i connotati della sua omologa già realizzata in Polonia, a Kutno, nel 2009, allevamento che esporta il 50% del prodotto.
All’ ultimazione del progetto bresciano mancano ancora alcuni permessi, dopo di che la proprietà potrà iniziare i lavori  nell’impianto che potrà macellare fino a 12mila capi.
I lavori potrebbero iniziare già dopo l’estate e, entro fine 2013, il nuovo stabilimento potrebbe già essere operativo.
A fronte di questi numeri la Pini si stupisce dell’opposizione al progetto che, come è stato sottolineato dall’azienda, porterà lavoro e lo porterà proprio in Italia, non all’estero.
Nelle prossime settimane è fissato un incontro con i rappresentanti delle organizzazioni agricole bresciane.

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