Lettere al direttore

Alfabetizzazione, a Brescia legge non rispettata

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    Egregio Direttore,
    in queste settimane, sulla stampa ed in varie occasioni di confronto, è stato riproposto il tema della formazione degli stranieri a Brescia. Ciò è avvenuto anche in un incontro di  “fine-corso” dei profughi della guerra di Libia, meritevolmente promosso da Cgil, Acli, Arci e K-Pax.
    E’ questo un tema particolarmente delicato, non solo per quanto riguarda l’alfabetizzazione e l’educazione alla cittadinanza degli stranieri, ma per l’applicazione del Decreto ministeriale e dell’Accordo di Integrazione (D.M. 4 giugno 2010 e DPR 28 luglio 2011) che prevedono la certificazione linguistica per il permesso di soggiorno. Tali attività formative si svolgono sia all’interno della struttura scolastica (Centri Territoriali, CTP) che in collaborazione di varie realtà dell’associazionismo e del volontariato sociale.
    Tempo fa (ottobre 2011) avevo sollevato con i Colleghi del centro sinistra in Loggia un chiarimento su tali questioni ricevendo dall’assessore ai Servizi sociali Giorgio Maione una risposta in Consiglio del tutto elusiva e dalla quale non emergeva alcun significativo impegno da parte della giunta di Brescia, per realizzare gli adempimenti di legge. Peraltro firmati dall’allora ministro Maroni!
    Su un diverso piano nel frattempo s’è sviluppato un positivo confronto in sede di Ufficio scolastico Territoriale di Brescia (Provveditorato), con il diretto e partecipe coinvolgimento della dirigente, prof.ssa M.R. Raimondi e della responsabile del settore dott.ssa P. Capoferri. In quella sede con le realtà del Sindacato, delle Parrocchie, in particolare del centro storico, e dell’Associazionismo sono state delineate proposte per definire le Linee Guida, per l’attività di alfabetizzazione e la costituzione d’un livello di coordinamento. Frutto di alcune riunioni, che si sono svolte in modo costruttivo, tali Linee Guida (definizione di regole e standard per aree gestionale, programmatica e valutativa per i livelli A1 e A2) risultano essere innovative, condivise anche dall’UST della Lombardia. Al punto  ch’era stato convenuto tra UST ed Associazioni, che meritassero una valorizzazione ed una pubblicizzazione, quanto mai necessarie anche per assicurare opportuna conoscenza per istituzioni ed operatori del settore.
    Ma a distanza di tempo (da fine marzo) la vicenda si è incomprensibilmente arenata, senza ulteriori significative iniziative od informazioni, volte in particolare a facilitare la predisposizione, per l’avvio dell’attività formativa a settembre, degli adempimenti previsti nelle Linee Guida. Interrogativi sul ritardo e preoccupazioni che finora non hanno ricevuto una convincente risposta.

    Claudio Bragaglio, consigliere comunale del Pd di Brescia

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