Caro carburante? “Viaggiare più adagio”

Un'indagine di Direct Line svolta in provincia di Brescia ha scoperto che il 71% degli intervistati ha ridotto la velocità media di transito per tagliare i costi.

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(red.) L’aumento del prezzo della benzina corrisponderebbe una tendenza da parte degli italiani a ridurre l’utilizzo della propria auto: circa 1 italiano su 2 (46%), dichiara di percorrere non più di 5mila km annui contro il 23% del 2010. Lo rivela un’indagine realizzata dalla compagnia assicurativa Direct line, che ha approfondito questo tema anche in provincia di Brescia.
Per contrastare l’inarrestabile aumento del prezzo del carburante e non rinunciare completamente all’uso dell’auto, i bresciani intervistatihanno dichiarato di adottare semplici strategie che permettono loro di limitare i consumi durante i tragitti: mantenere una velocità costante per consumare meno è la modalità preferita (71%), seguita dall’uso limitato dell’impianto di climatizzazione (47%) e dal cambio di marcia regolare che limita l’aumento del numero di giri del motore (45%).
In materia di aumento del costo carburante gli abitanti di Bologna pare abbiano le idee altrettanto chiare: se il 53% ammette che, usando l’auto per lavoro e non potendone fare a meno, sarebbe disposto a pagare anche cifre più alte rispetto alle attuali, il 22% dichiara invece che sarebbe disposto a pagare fino a un massimo di 2 €/l. Più drastico il 13% che, esasperato, ha optato per il car-sharing unendo il risparmio all’attenzione per l’ambiente.

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