Pd, stazioni metro: bicchiere mezzo pieno

Sabato 3 novembre taglio del nastro a Mompiano. Il Circolo Nord: "Alla giunta Paroli resta solo di celebrare a singhiozzo ciò che era stato progettato dai predecessori".

(red.) Dopo lo stop di sabato 27 ottobre, il 3 novembre la maratona di inaugurazioni delle stazioni metrobus continua con le fermate di Mompiano.
Ma non tarda a farsi sentire qualche nota di polemica. “Il Partito Democratico della zona nord saluta con soddisfazione”, si legge in una nota a firma Gianluigi Fondra, della segreteria cittadina del Pd e portavoce del Circolo Nord, ” la conclusione dei lavori delle due stazioni del metrobus di Mompiano. Tuttavia alcune considerazioni vanno fatte”.
La prima riguarda la coerenza dell’amministrazione. “Non smentendo il detto che solo gli sciocchi non cambiano mai idea, si rileva che tutte le autorità che taglieranno il nastro sono state fiere promotrici del referendum contro la realizzazione del metrobus. Quella di oggi è una operazione mediatica tesa a nascondere le contraddizioni sia sulla scelta generale della metropolitana, che sulla progettazione delle opere complementari”.
C’è poi la questione del prolungamento della linea della metro di Brescia. “Va ricordato che il quinto focus del piano di governo del territorio su area vasta teso al confronto con i comuni contermini sulla viabilità extra-cittadina non è mai stato realizzato e comuni come Concesio e Rezzato da tempo chiedono di valutare il prolungamento del tracciato o interventi analoghi”.
Insufficienti, inoltre, le stazioni complementari progettate a Mompiano, dove oltre 4000 cittadini avevano dapprima presentato istanza al Pgt e poi sottoscritto osservazioni contro la previsione di 10.000 mq di cemento che “nelle intenzioni dell’assessore Mario Labolani avrebbero dovuto finanziare, attraverso gli oneri di urbanizzazione, la sistemazione dell’intero comparto Stadio, piazzale Kossuth e piazzale Vivanti. Come dimenticare la clamorosa marcia indietro su piazzale Vivanti dovuta al corale dissenso dei residenti e financo sponsorizzata dall’allora consigliere regionale Nicoli Cristiani (oggi agli arresti domiciliari proprio a Mompiano) che alla fine ha portato l’amministrazione ad investire solo 248.000 euro per la fermata Vivanti e 570.000 per Europa?”.
Il Partito Democratico giudica questi investimenti del tutto insufficienti visto il ruolo fondamentale delle fermate: Vivanti è prossima allo stadio Rigamonti e alla piscina comunale, ancora non ultimata; Europa è al servizio del principale polo universitario provinciale visto l’imminente trasferimento dell’Università Cattolica in via Branze.
Il Pd, dunque, rimprovera alla giunta Paroli di: non aver previsto adeguati parcheggi scambiatori per le fermate di testa; non aver progettato un credibile riassesto dei trasporti di superficie incardinati alle fermate, non aver finanziato una rete ciclabile che incentivi l’uso plurimo bicicletta-metrò; aver snobbato chi proponeva la riprogettazione di viale Europa in chiave di quartiere; aver perseguito il trasferimento dello stadio Rigamonti lontano dall’asse del metrò.
“Tutto questo ha portato a realizzare opere complementari non all’altezza delle istituzioni a vocazione sovra-provinciale della zona. È il segno d’una coerente incoeranza che continua a considerare l’uso dell’auto privata come prevalente al mezzo pubblico e che non privilegia una viabilità eco compatibile. Il Pd della zona nord di Brescia considera quanto fatto dalla giunta Paroli per le opere complementari un bicchiere mezzo pieno, risultato di una politica della mobilità che continua ciecamente a non ha considerato il metrobus una priorità strategica.
Questo spiega le inaugurazioni-spezzatino: non avendo realizzato nessuna grande opera, a Paroli e Rolfi rimane solo che celebrare a singhiozzo ciò che avevano progettato i predecessori”.

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