Incendio del mobilificio, in manette il gemello

E' stato il fratello del proprietario ad appiccare il fuoco nello show room in allestimento in via Labirinto, il 26 ottobre scorso. L'uomo è finito in manette anche per atti persecutori.

(red.) Una storia  famigliare dietro all’incendio del mobilificio di via Labirinto del 26 ottobre scorso.
In fiamme era finito l’Afr Arredamenti, grande magazzino di mobili che sarebbe dovuto essere inaugurato pochi giorni dopo, con danni per 200mila euro. La Squadra Mobile della questura di Brescia ha arrestato il colpevole: un 49enne bresciano, fratello gemello del proprietario, residente a San Felice del Benaco. Le vessazioni continuavano dal novembre 2010. La colpa del fratello? quella di avergli preferito un altro socio nella gestione dell’attività.
Per diverse volte, l’uomo aveva minacciato il gemello di morte, insieme al socio del mobilificio, un 44enne. Quest’ultimo era stato vittima di due aggressioni ed era stato picchiato violentemente. L’ultimo atto, l’incendio dell’azienda, ancora in fase di allestimento. Per altro, l’uomo avrebbe dovuto lavorare proprio nel mobilificio, visto che il fratello e il socio gli avevano offerto un posto.
Ad incastrare il piromane le telecamere installate nel vicino distributore di benzina. Ora, il bresciano è finito in manette con l’accusa di atti persecutori, lesioni e incendio. La polizia ha sequestrato al 49enne anche tre fucili da caccia regolarmente detenuti, data la pericolosità del soggetto.

 

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