Paolo VI, una mostra di Francesco Guadagnuolo

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(red.) Domenica 19 ottobre  Paolo VI viene beatificato da Papa Francesco alle10.30 durante la Messa a Piazza San Pietro che conclude il Sinodo straordinario della famiglia a circa sei mesi dalla doppia canonizzazione del 27 aprile, dei Papa Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II.
A questi due Santi Papi il pittore Francesco Guadagnuolo ha dedicato due mostre inaugurate in occasione della loro Canonizzazione.
Francesco Guadagnuolo presenta sabato 18 ottobre  alle 17, una grande mostra per celebrare Papa Paolo VI, in occasione della Beatificazione, promossa e organizzata dalla Libreria Leoniana, di Via dei Corridori, 28 adiacente al Vaticano, accanto al Braccio destro del colonnato berniniano: L’esposizione rimane aperta fino al 30 novembre 2014 (tutti i giorni feriali dalle ore 8,00 alle ore 18,30, tranne il giovedì: dalle ore 8,00 alle ore 13,00 e dalle 15,00 alle ore 18,30).
«Paolo VI: dieci parole ai giovani» è  un decalogo per i giovani del Terzo Millennio tratto dall’insegnamento di Paolo VI scelti dall’allora Mons. Pasquale Macchi che Guadagnuolo ha avuto modo di conoscere personalmente. Nelle opere pittoriche con dieci pensieri e ritratti del Pontefice, l’artista ha scoperto un modo originale nello sviluppare il legame tra parola e immagine, creando novità nell’espressione artistica, per la realizzazione del ritratto papale. Nella mostra di Guadagnuolo,nuova ed esclusiva, non certo facile nell’affrontarla, ne è uscita un’immagine di Paolo VI sorridente e pieno di umanità. Un Papa che sino alla fine ha avuto bisogno di dare, come ha sempre fatto, a quell’umanità che ha amato profondamente. Il Maestro così è riuscito a cogliere la vera anima del Papa, spesso incompreso davanti ad un mondo tormentato come sono stati gli anni del Suo Pontificato. Guadagnuolo ha rivelato con la serie di ritratti l’aspetto meno visibile e più riservato del Papa, coniugando la parola all’immagine nei principi artistici di bellezza e verità. «La capacità artistica di Francesco Guadagnuolo –avevascritto Giulio Andreotti – in questi ritratti è straordinaria». Mons. Sante Montanaro nella presentazione aveva scritto: «Parole e immagini, amalgamate insieme in un affettuoso abbraccio, hanno dato vita ad un unico, suggestivo e magico affresco donde è emersa l’opera d’arte vera”del Maestro Francesco Guadagnuolo, che ha reso giovani e uomini maturi partecipi di quello che è stato il sublime Magistero e il grande insegnamento di un indimenticabile Papa del XX secolo».
Giovanni Battista Montini succede a Papa Giovanni XXIII prendendo il nome di Paolo, che è già indicativo per il Suo Pontificato, perché come l’Apostolo Paolo, desiderava ricollocare la Chiesa nel cuore del mondo”e far arrivare la Parola del Vangelo in qualunque posto, così anche Paolo VI fu il primo Papa che incominciò a viaggiare alla scoperta di uomini e momenti nel segno della pace e del bene. Scrive Mons. Elio Venier «Ci resta ora di assolvere ad un doveroso compito. Quindici anni di Vescovo di Roma hanno consacrato Papa Montini tra i grandi Pontefici d’ogni tempo e tra i più generosi benefattori della nostra città di Roma.…La storia avrà molto da dire su Giovanni Battista Montini, il nuovo San Paolo della chiesa attuale, come lo aveva definito il Patriarca Atenagora».

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