Presidio Temù, Caparini querela sindaco

Il deputato leghista contro il primo cittadino che vuole vietare manifestazioni fino a fine settembre. La protesta si sposta agli impianti scii.

Temù(red.) Sabato 29 agosto, a partire dalle 17, tutti gli occhi saranno puntati sulla manifestazione organizzata dalla Lega Nord a Temù, nel bresciano, contro l’arrivo dei migranti per i quali la Valcamonica ha dato la disponibilità. Ma le ore precedenti al presidio sono state “riscaldate” dallo scontro tra il sindaco Roberto Menici e il deputato bresciano del Carroccio Davide Caparini. Il primo cittadino, infatti, ha firmato un’ordinanza vietando ogni forma di “assembramenti non turistici” dal 28 agosto al 30 settembre per “non avere problemi di sicurezza e incolumità pubblica”.
Ma il leghista lo ha criticato parlando di “un atto antidemocratico gravissimo e così facendo tappa la bocca ai cittadini”. In ogni caso il presidio si farà, ma non in piazza Roma davanti al municipio come era previsto inizialmente, bensì nella zona degli impianti sciistici tra via D’Avio e via Saletti. Sul caso, Caparini ha detto di aver querelato il sindaco per abuso d’ufficio e discriminazione politica, mentre commenti negativi al divieto di manifestare sono giunti anche dal resto della politica di centro destra.
“Dopo il partito dei ‘sindaci dell´accoglienza sempre e comunque’, ecco nascere quello dei ‘sindaci oscurantisti’ – dice l’assessore lombardo Viviana Beccalossi – che arrivano a inventarsi pretestuosi divieti pur di impedire una protesta contro l’immigrazione dilagante e incontrollata. Il sindaco dovrebbe trovare il coraggio di spiegare ai cittadini che intende spalancare le porte del paese agli immigrati”. Secondo il vice sindaco di Adro Oscar Lancini, “è un tentativo inutile e pericoloso per la democrazia. Un gesto sciocco, perché la manifestazione è stata autorizzata dalla Questura, organo deputato a rilasciare le autorizzazioni”.

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