Spese pazze Lombardia, anche tre bresciani

Il Pirellone, parte civile al processo sui rimborsi spesi per motivi personali da ex consiglieri e assessori, chiede risarcimento totale per 3,4 milioni.

(red.) Ci sono anche tre ex consiglieri regionali bresciani tra gli imputati per il processo delle cosiddette “spese pazze” in Regione Lombardia e cui il Pirellone, parte civile, chiede il risarcimento. Nel procedimento erano finite in tutto 57 persone tra ex consiglieri e assessori della Regione per il modo in cui avrebbero speso i soldi dei rimborsi ai singoli partiti.

Modalità nettamente diverse rispetto ai fini istituzionali, quanto piuttosto per motivi personali. A loro la Regione, tramite l’avvocatura, chiede 3,4 milioni di euro. I tre bresciani sono Gianmarco Quadrini, ex capogruppo dell’Udc, cui vengono chiesti oltre 275 mila euro. Poi Monica Rizzi (Lega Nord) per quasi 29 mila euro ed Enio Moretti, anche lui del Carroccio, per quasi 64 mila euro.

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