Nk Ceto, protesta si allarga: altre due ex addette

Da mercoledì diventate quattro le donne che si sono incatenate ai cancelli e iniziato lo sciopero della fame. Mercoledì 22 un vertice in Comunità montana.

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(red.) Si allarga la protesta davanti ai cancelli dell’ex Filati Nk di Nadro di Ceto, nel bresciano. Dopo che una dipendente – licenziata con gli altri 71 addetti nel 2015 per la chiusura dell’azienda – lunedì 13 ha iniziato la forma di agitazione con un’altra donna, mercoledì si sono aggiunte altre due ex addette incatenate ai cancelli. La protesta va avanti a oltranza e le autrici sostengono di voler andare avanti fino a quando non otterranno risposte concrete dalla politica sul loro futuro.

Quindi, si tengono legate alla fabbrica e alle prese con lo sciopero della fame nonostante il freddo e le condizioni climatiche del periodo. Intanto, l’inizio dell’agitazione lunedì e che ha portato sindacalisti e politici locali al picchetto per dare coraggio, ha smosso qualcosa. Infatti, la Comunità montana della Valcamonica ha convocato un vertice straordinario per mercoledì 22 novembre tra l’ente e i sindacati e fare il punto della situazione.

La sensazione è che si possa fare poco, visto che l’azienda non tornerà sui suoi passi, ma si valuta un reinserimento degli ex dipendenti lasciati a casa in altre realtà. Oppure si cercherà qualche imprenditore interessato a riconvertire il sito produttivo dell’ex Nk per trovare impiego ai lavoratori.

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