A21, resta chiuso il sovrappasso della Sp24

Una campata gravemente danneggiata e troppo pericolosa per la riapetura. Il prefetto di Brescia si augura che venga abbattuto e ricostruito il prima possibile.

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    (red.) Nel pomeriggio di martedì 30 gennaio il Prefetto di Brescia, Annunziato Vardè, ha presieduto la riunione nel corso della quale i tecnici della Società Centro Padane hanno illustrato gli esiti delle verifiche tecniche svolte sul sovrappasso 217, coinvolto dall’incendio dell’autocisterna avvenuto il 02/01/2018.
    Gli accertamenti sono stati effettuati non solo dai tecnici della società autostradale, ma anche da uno Studio esterno. Le conclusioni delle due perizie sono coincidenti; nel senso che la “campata colpita dal fuoco risulta inutilizzabile da qualsiasi veicolo e pertanto si ritiene che vada mantenuta il divieto di transito veicolare all’estradosso”.

    Il Prefetto nel prendere atto dell’impossibilità di riattivare anche in modo parziale la circolazione sulla SP 24 ha quindi evidenziato la necessità di procedere con la massima urgenza alla demolizione e ricostruzione del sovrappasso in questione.
    Alla riunione ha partecipato il direttore tecnico della Società Autovia Padane, che subentrerà il prossimo 14 febbraio nella gestione dell’Autostrada A/21 (attualmente in carico alla Società Centro Padane), il quale ha assicurato la propria disponibilità ad attivare in tempi brevissimi gli interventi necessari, tramite lavori di somma urgenza che saranno svolti in affidamento diretto da una impresa del gruppo.

    Il Prefetto, a tal riguardo, interesserà già dalla giornata di domani la competente direzione del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, per segnalare l’urgenza di condividere l’intervento di ricostruzione del sovrappasso, snodo fondamentale della viabilità ordinaria per alcuni comuni del territorio bresciano.

    Nel frattempo saranno coinvolti i Comuni interessati dalle deviazioni del traffico al fine di individuare soluzioni di viabilità alternativa per limitare al massimo i disagi alle comunità locali

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