Appalto Paspardo, sindaco al gip: agito in buona fede

Ieri De Pedro ha risposto alle domande del giudice sui lavori in lotti al municipio. Chiesta revoca della custodia cautelare ai domiciliari in cui si trova.

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(red.) Nella giornata di ieri, lunedì 12 novembre, in tribunale a Brescia è stato interrogato il sindaco sospeso camuno di Paspardo Fabio De Pedro, che dall’8 è agli arresti domiciliari. Davanti al giudice ha risposto a tutte le domande inerenti quell’appalto contestato da 244 mila euro per la riqualificazione energetica del municipio. L’accusa nei suoi confronti è quella di turbativa d’asta per aver spacchettato l’appalto in più lotti e nonostante non fosse possibile per quel genere di lavori.

Tuttavia il primo cittadino sospeso ha detto di aver agito in buona fede. Con lui sono anche indagati a piede libero due componenti della giunta. Da parte dell’avvocato di De Petro è arrivata la richiesta della revoca della custodia cautelare e sulla quale deciderà il giudice nei prossimi giorni.

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